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Cronaca

La Municipale punta sulla formazione ad hoc, D'Ippolito: "Operate come polizia giudiziaria"

Il procuratore della Repubblica mercoledì pomeriggio ha incontrato i rappresentanti del Corpo complimentandosi ed esprimendo apprezzamenti per i risultati raggiunti nel 2016

“Grazie per quello che avete fatto per la nostra città, per garantire la tranquillità dei cittadini, per aver fatto onore alla vostra divisa, per un’attività di vera e propria forza di polizia giudiziaria”. Con queste parole il procuratore della Repubblica facente funzioni, Adelchi D'Ippolito, ha voluto esprimere l’apprezzamento della Procura al Corpo della polizia municipale di Venezia per il lavoro svolto nel corso del 2016. All’appuntamento promosso mercoledì al Tronchetto, al Centro di Formazione “Itaca” del Comune di Venezia, hanno partecipato tutti i responsabili di servizio e delle strutture della polizia municipale e sono intervenuti anche l’assessore comunale alla Sicurezza urbana, Giorgio D’Este, e il comandante generale della polizia municipale, Marco Agostini. Il procuratore ha messo l'accento anche sulla necessità di formazione professionale, annunciando una serie di incontri con esponenti della magistratura e addetti ai lavori: "L'autonomia operativa riuscirete a raggiungerla quando ci sarà una preparazione pari alle altre forze di polizia - ha sottolineato D'Ippolito - Più sappiamo e più operiamo con serenità". 

La "sintesi" dell'attività dello scorso anno in numeri è: 44 arresti in flagranza e oltre 5 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrate tra eroina (516 grammi), hashish (964 grammi) e marijuana (3,6 chili). Dati alla mano il Procuratore ha ricordato l’attività di polizia giudiziaria svolta per tutelare la sicurezza della collettività, a cui si è aggiunto un impegno costante in materia di anti borseggio, con 49 denunce e 24 arresti, di controlli sul fronte dell’edilizia con 1734 verifiche effettuate e di rilievo di incidenti stradali, 615 di cui dieci mortali.

“La città conta su di voi – ha aggiunto D’Ippolito. La Procura sa che ci siete e dalla vostra presenza traiamo tutti motivo di maggiore tranquillità". "I risultati ottenuti sono il frutto del lavoro di tante persone – ha dichiarato Agostini - A volte soffriamo di essere considerati ‘figli di un Dio minore’. Queste affermazioni, sono motivo di forte orgoglio e soddisfazione”.

Nel ribadire la piena fiducia della magistratura veneziana, il procuratore ha sottolineato anche la responsabilità delle forze di polizia locale nel controllo e nel presidio del territorio oltre che nella tutela di Venezia, “che custodisce tra i patrimoni artistici più preziosi al mondo”. Proprio per questo, nel corso dell’incontro, si è parlato anche del recente decreto approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno Minniti, che consente di allontanare chi lede il decoro urbano e danneggia la città. "Un primo passo – ha spiegato D’Ippolito – che dà al primo cittadino un potere amministrativo, e non giudiziario, per reagire a un’aggressione al patrimonio artistico della città”.

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