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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mestre Centro

"Compro oro" furbetti al setaccio della polizia: sospese tre licenze a Mestre

Varie irregolarità e trasferimenti di preziosi non consentiti hanno indotto gli agenti al provvedimento nei confronti delle tre attività. Sospensioni dai 7 ai 90 giorni

"Compro oro" furbetti. Negli ultimi giorni la polizia amministrativa e sociale della Questura di Venezia ha passato al setaccio i negozi titolari di licenza per il commercio di oggetti preziosi. E le sorprese non sono mancate, con irregolarità che hanno portato al ritiro di svariate autorizzazioni.

Sorte identica è costata a due compro oro di Mestre, uno in via Carducci, l'altro in Corso del Popolo. In entrambe le circostanze gli agenti si sono ritrovati a dover sanzionare i rappresentanti legali delle due attività, in quanto gli oggetti preziosi acquistati e annotati nel registro delle operazioni giornaliere erano stati trasferiti in altra sede, senza la necessaria autorizzazione da parte delle autorità. Tale circostanza, infatti, impedisce alle forze dell'ordine il raffronto tra quanto dichiarato e quanto effettivamente detenuto nell'esercizio commerciale. Rispettivamente 7 e 15 i giorni di sospensione inflitti alle due attività.

Ben più grave invece la posizione di un terzo compro oro di via Milano. I poliziotti in servizio, infatti, hanno accertato la mancata annotazione sul registro di tutte le operazioni di compravendita effettuate negli ultimi 10 giorni. Oltre a ciò sono emerse numerose aggravanti: la custodia degli oggetti preziosi in un unico sacchetto e atti di vendita privi di accurate descrizioni e fotografie degli oggetti. Una "strategia" che non permette l’associazione tra l’oggetto acquistato e la persona che l’ha ceduto, impedendo di fatto ogni utile controllo amministrativo.

Ma non solo. All’interno dell’esercizio sono state rinvenute anche numerose buste trasparenti contenenti vari oggetti tra cui telefoni cellulari, tablet, iPad, portafogli e pietre preziose, presumibilmente diamanti, la presenza in sovrannumero di atti di vendita firmati e riportanti solo il nome e cognome di clienti regolari dell’esercizio, con allegata la fotocopia della carta d’identità. Atti presumibilmente utilizzati per rendere lecito l’acquisto di oggetti di provenienza palesemente illecita. Gli agenti, alla luce di quanto scoperto, hanno sospeso la licenza per novanta giorni dalla data di notifica.

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