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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Santa Croce / Piazzale Roma

L'incubo di Calatrava, spese folli per riparare i gradini del ponte

Blocchi di vetro unici, da sostituire artigianalmente ma che continuano a rompersi: il problema del quarto attraversamento sul Canal Grande

I veneziani non hanno ancora finito di pagare per il quarto ponte sul Canal Grande. Dopo gli aggiustamenti, i lavori di riassesto e il grande punto interrogativo dell'ascensore per disabili, a spillare altro denaro dal Comune sono questa volta i gradini di vetro, che continuano a rompersi e devono essere sostituiti. E il costo dell'operazione, come è facile immaginare, non è dei più abbordabili.

PEZZI UNICI – Il vero problema è che, anche a due passi dalla patria del vetro artistico, il vetro-cemento di cui sono realizzate le lastre di Calatrava è difficilmente realizzabile senza impianti specifici. Come riporta la Nuova Venezia, ogni blocco risulta poi unico per dimensioni e forma, ogni volta va riprodotto appositamente dalla ditta Saint Gobain, fino a poco tempo fa nella sede di Pisa ma recentemente presente solo all'estero, quindi i nuovi gradini arriveranno da oltre confine. Impossibile poi realizzare “scorte” dei blocchi: troppo costoso. Anche il montaggio è un problema: il prezzo per la sostituzione di ogni gradino varia da 4 a 7 mila euro, in base al tipo di rottura e alla complessità della sostituzione, anche perché è necessario realizzare un ponteggio esterno protettivo per evitare che, durante la lavorazione, pezzi possano cadere dall’alto in Canal Grande.

ALTERNATIVE IMPOSSIBILI – Questa volta a venire sostituite saranno 13 lastre di vetro, comprese due di quelle che compongono la “piazzetta” sulla sommità del ponte. In realtà il numero di gradini rotti è di 14, ma l'ultimo si sarebbe rovinato solo recentemente e non c'è stato il tempo di inserirlo nella spedizione. Per ora i blocchi sono sostituiti da fogli di acciaio antiscivolo, ma il problema è che si tratta solo di rimandare di volta in volta il problema. Qualcuno aveva già individuato per Insula, la società che si occupa della gestione del ponte, una buona alternativa: blocchi di plexiglass, visivamente identici a quelli in vetro ma molto più resistenti (ed economici), ma dalla soprintendenza è subito arrivato una secca bocciatura, in quanto verrebbe meno l’integrità dell’opera, così come concepita dall'archi-star Calatrava.

PREVISIONI SBAGLIATE – Lo stesso Santiago Calatrava, i suoi progetti e la sua “visione” sono però finiti sotto la lente d'ingrandimento della Corte dei Conti veneta, assieme ai tre direttori dei lavori che si sono succeduti durante l’esecuzione dell’opera. L'accusa è quella di danni erariali, e vengono citati proprio i delicati gradini: vi sarebbe infatti un'evidente disparità tra quanto previsto dal Piano di manutenzione del progettista (interventi di sostituzione dei gradini ogni 20 anni) e quanto finora accaduto: da settembre 2008 a maggio 2012 sono state sostituite otto lastre per un totale di 36.154 euro e risulta programmata una spesa di 40 mila euro per la sostituzione di ulteriori nove lastre di vetro. Le previsioni di spesa per i 13 gradini nuovi in arrivo sfiorano invece i 90mila euro. Decisamente troppo per le casse del Comune.

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