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Cronaca

Terminal offshore, consegnato il progetto definitivo da 2,1 miliardi

L'opera dovrebbe essere in grado di movimentare 1 milione di container su un totale di cinque milioni previsti nel nord del mare Adriatico entro il 2030

Un'opera da 2,1 miliardi di euro, con un risparmio di 750 milioni rispetto all'ipotesi precendente. Almeno secondo i dati di Royal Haskoning, la società di ingegneria olandese che ha vinto il bando di gara per l’ottimizzazione del progetto del porto offshore-onshore di Venezia.

La società ha presentato l'11 novembre all’autorità portuale il risultato della propria analisi e delle simulazioni effettuate, frutto della riprogettazione dei layout, che prevedrebbe la "creazione di un sistema altamente flessibile ed efficiente, oltre che la riduzione del 25% dei costi di investimento e di quelli operativi". La chiave di volta dell’intero sistema starebbe nell’aver creato una sorta di “nastro trasportatore continuo” tra il terminal in altura e quelli a terra (e viceversa), capace di eliminare i tempi morti nelle fasi di carico e scarico dei container e nel loro trasferimento a terra.

Il terminal a regime sarà in grado di movimentare circa 1,04 milioni di container, dei 5 milioni che gli esperti internazionali stimano l’alto Adriatico potrà movimentare entro il 2030. Sarebbe "una dimostrazione che Venezia può fare la sua parte per rendere l’intero alto Adriatico capace di attrarre le grandi navi oceaniche coprendo i mercati non serviti dai porti di Trieste, Koper e Rijeka che hanno come hinterland naturale i mercati ad est".

Il valore complessivo dell’opera, da realizzarsi in partenariato pubblico-privato, comprende i lavori civili, l'equipment e il terminal petrolifero del valore di 625 milioni di euro. Dell’investimento totale si ipotizza un contributo a carico dello Stato pari a circa 600 milioni di euro spalmabili in 5 anni ed erogabili solo a fronte di un investimento privato di pari o superiore entità. Costruttore e gestore saranno da individuare solo ed esclusivamente con il meccanismo trasparente realizzato tramite gare internazionali e sostenuto dall’Unione Europea.

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