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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Portogruaro

Primo intervento per curare l'aritmia senza l'uso delle radiazioni

Nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Portoguraro si utilizza un moderno macchinario che permette ai pazienti di non essere sottoposti a radiazioni

E' la prima volta che accade nel veneto orientale e in ambito medico si può considerare un grande passo avanti. Grazie ad una tecnologia innovativa infatti, nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Portogruaro, è stato eseguito un intervento di ablazione di una aritmia cardiaca senza l’impiego di radiazioni.

L’innovazione viene direttamente dal mondo militare che, in questa circostanza, ha contribuito ad aiutare la vita. L’utilizzo di un navigatore satellitare di ultima generazione di derivazione militare ha infatti permesso all’equipe medica guidata dal dottor Francesco Di Pede di osservare il cuore senza l’uso di radiazioni e di raggiungere il punto che causa l’aritmia cardiaca per curarla definitivamente.

"L'aritmia è un'alterazione del ritmo cardiaco provocata da una specie di “corto circuito” delle fibre elettriche del cuore - ha spiegato il dottor Di Pede, direttore dell’unità operativa complessa di Cardiologia - l'ablazione transcatetere mediante radiofrequenza è una procedura che consente di individuare e di neutralizzare la zona di cuore che causa l’aritmia, tramite cateteri (tubicini del diametro di 2 mm circa) inseriti attraverso i  vasi sanguigni in anestesia locale".

Fino a ieri tutto questo avveniva usando raggi X e servivano dai 40 minuti ad alcune ore per portare a termine l'intervento. In tal modo i pazienti e gli operatori subiscono una massiccia esposizione alle radiazioni con tutte le conseguenze possibili che ne possono derivare. In questi giorni all’ospedale di Portogruaro sono invece stati trattati i primi due pazienti con successo. "E un esempio concreto di come il progresso tecnologico rivoluziona le cure e allunga la vita" ha dichiarato infine il direttore generale dell’Ulss10, Carlo Bramezza.

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