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Cronaca

No allo stop alle auto, ma termostati devono essere più bassi

Il prefetto Domenico Cuttaia invita i comuni a riflettere sullo smog che imperversa in tutto il Veneziano. Giù i termostati e divieto di bruciare ramaglie

Lo stop alle auto che da giorni si preventivava per il Comune di Venezia sembra definitivamente rientrato. Rimane però il problema dello smog che imperversa da giorni in tutta la pianura padana, tanto che la città lagunare è dovuta correre ai ripari emenando una nuova ordinanza con provvedimenti temporanei ed urgenti per la prevenzione e la riduzione dei livelli di concentrazione di inquinanti nell'atmosfera. La situazione atmosferica infatti ha permesso alle polveri Pm10 di permanere nell'aria e per ora sembra che la possibilità di pioggia sia ancora lontana.

Il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, dopo la riunione del tavolo tecnico zonale tenutasi mercoledì, ha quindi raccomandato a tutti i sindaci di adottare,  anche nei vari comuni del territorio provinciale, le stesse ordinanze predisposte dal sindaco della Città Metropolitana, Luigi Brugnaro, su indicazione unanime dei vari rappresentanti dei comuni presenti al tavolo tecnico zonale.

Limitazioni alle temperature di casa, divieto di bruciare materiali vegetali e ramaglie e divieto di utilizzare apparecchi di riscaldamento alimentati a legna, è questo il consiglio lanciato dal prefetto. Lo scopo di tale raccomandazione è quello di ridurre i livelli di inquinamento da Pm10 attraverso un'azione unitaria ed organica che interessi appunto tutto l'ambito della città metropolitana.

Anche l'amministrazione veneziana, quindi, recependo a sua volta le raccomandazioni del sindaco metropolitano, ha adottato una ulteriore ordinanza, dopo le due analoghe già emesse a novembre e a dicembre, che determina una ulteriore azione di prevenzione e riduzione degli inquinanti atmosferici.

In particolare, il nuovo testo dispone che fino al 31 gennaio, la temperatura ambiente, intesa come media ponderata delle temperature dell'aria misurate nei singoli ambienti riscaldati, non dovrà superare i 17 gradi (con + 2 gradi di tolleranza) negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili; non dovrà superare, invece, i 18 gradi (con + 2 gradi di tolleranza) per tutti gli altri edifici.

E' inoltre disposto il divieto di combustione dei materiali vegetali e ramaglie, con esclusione dei falò dell'Epifania, il divieto di utilizzare stufe, caminetti e qualunque altro apparecchio domestico alimentato a legna, a meno che non siano utilizzati per la cottura di cibi, qualora nella stessa unità abitativa sia presente un impianto termico a gas o pompa di calore. I motori degli autobus, nella fase di stazionamento ai capolinea, dovranno essere spenti, così come pure per i veicoli merci che caricano/scaricano materiali o per tutti gli autoveicoli che sono  in sosta ai passaggi a livello.

La stessa ordinanza invita anche le imprese ad effettuare ogni intervento possibile per garantire un'elevata efficienza e manutenzione degli impianti, sensibilizzando gli operatori ad utilizzare veicoli a ridotto impatto ambientale nonché i gestori degli esercizi commerciali a chiudere le porte di accesso per evitare dispersioni termiche.

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