Il Prefetto riceve i sindacati, il tavolo ci sarà: "Incontreremo Eni"
Si teme che il sistema di assegnazione degli appalti, fondato sul criterio del massimo ribasso, comporterà licenziamenti e diminuzione dei salari
No a gare al massimo ribasso: questa, in succo, la richiesta di CGIL, FIOM e FILCTEM, secondo cui, per evitare licenziamenti e riduzioni dei già magri salari, i committenti devono rivedere le loro scelte e rinnovare gli appalti guardando a competenze e professionalità anziché alla pura convenienza economica. Un appello che è stato rivolto anche al Prefetto veneziano Domenico Cuttaia, incontrato venerdì mattina dalle sigle sindacali.
Il Prefetto ha ricevuto il segretario della camera del lavoro che, con i segretari regionali e provinciali di FIOM e FILCTEM e le RSU aziendali, ha spiegato le preoccupazioni per le possibili ripercussioni dei prossimi rinnovi degli appalti per la manutenzione degli impianti alla bioraffineria ENI e alla Versalis. Il timore è che i rinnovi degli appalti, assegnati con il sistema del massimo ribasso, facciano perdere il lavoro negli stabilimenti alle aziende storiche del territorio, e che centinaia di lavoratori siano licenziati oppure si vedano ridurre il salario. I sindacati chiedono invece di prendere in considerazione le professionalità dei lavoratori, e di garantire elevati standard di sicurezza e di qualità delle manutenzioni chimiche a Marghera.
Al Prefetto è stata chiesta anche una verifica degli investimenti su Porto Marghera previsti dall’accordo sottoscritto al ministero dello Sviluppo Economico, con lo scopo di avere notizie sulla futura politica industriale di Eni. Richieste entrambe accolte da Cuttaia, che ha assicurato che nei prossimi giorni convocherà, assieme al commissario Vittorio Zappalorto, un tavolo di confronto con il gruppo Eni. Nel frattempo venerdì è stato proclamato uno sciopero dei lavoratori delle imprese di appalto, a partire dalle ore 7.45, con manifestazione a Venezia. I lavoratori si sono incontrati alle 8.30 in piazzale Roma.
