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Cronaca Mestre Centro

A Bordon il premio Settembrini. L'assessore: "Siamo il Veneto che legge, non siamo mona"

Il suo “Stanze di famiglia” ha ottenuto il favore della giuria. Nel corso della serata diversi omaggi a Gian Antonio Cibotto, scomparso in agosto. Era stato presidente di giuria per anni

Furio Bordon, con “Stanze di famiglia”, è il vincitore del 54° Premio Settembrini, il concorso letterario della Regione Veneto per il genere ‘racconto’, in memoria di Leonilde e Arnaldo Settembrini. La proclamazione è avvenuta venerdì sera al Toniolo di Mestre, in una serata che ha intrecciato letteratura e teatro.

Bordon ha incontrato il favore della giuria, composta da 35 studenti delle scuole superiori veneziane, superando Alberto Cristofori, con “Nudità” e Francesca Manfredi con “Un buon posto dove stare” nella terzina individuata dai sette critici letterari ed esponenti del mondo della cultura. Ma protagonista ideale della serata, evocato a più riprese, è stato Gian Antonio Cibotto, il giornalista-scrittore e drammaturgo polesano scomparso lo scorso 12 agosto, che ha presieduto la giuria del Settembrini per ben 23 anni e ha ispirato, con i suoi racconti, lo spettacolo “Il principe (non è) stanco” di Giancarlo Marinelli (presidente della Giuria), che ha fatto da prologo alla proclamazione del vincitore.

“Portiamo tutti nel cuore il rimpianto per l’acutezza, la sagacia e la profonda umanità di Gian Antonio Cibotto – sottolinea l’assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari – I suoi racconti sono un ritratto autentico del profondo Nordest e uno spaccato profondo dell’animo umano: pagine che palpitano ancora e restano in eredità ai giovani, che come dimostra questo premio, si avvicinano ancora con curiosità, attenzione e capacità critica alla lettura. E in un concorso letterario tutto dedicato al format letterario del ‘racconto’, peculiarità pressochè unica di questa manifestazione, è giusto ricordare un ‘principe’ del racconto quale è stato Cibotto”.

L’assessore Corazzari, nel mettere in evidenza la longevità del premio Settembrini e della sua particolare formula di selezione che coniuga giudizio della critica, gradimento degli studenti e laboratori di scrittura per autori ‘in erba’, ricorda anche il successo della prima edizione del progetto “Il Veneto legge”, appena conclusasi. Una maratona di lettura, fatta di mille eventi in tutto il territorio regionale, che ha coinvolto oltre 10 mila giovani di oltre 100 scuole, 200 amministrazioni comunali, più di 250 biblioteche dell'AIB e numerose librerie, e nella quale oltre 200 mila persone hanno riscoperto il valore della lettura ad alta voce. “Segno che la lettura e la scrittura, come testimoniano il vincitore del Settembrini 2017, insieme ai lavori degli altri finalisti e al racconto messo in scena da Marinelli che racconta la terra polesana, che è la mia terra – commenta Corazzari - sono un bene che conserva radici vive e profonde nella gente veneta e del quale dobbiamo tutti prenderci cura. Siamo il Veneto che legge, il Veneto che crea pagine che arrivano al cuore dell’uomo, non siamo il Veneto rozzo e ‘mona’ come qualcuno ancora oggi ci ritrae”.

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