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Cronaca

"Nessuno conosce Francesco, ma non si faccia il gioco dei terroristi"

A dirlo è Mohamed Amin Al Ahdab, siriano e presidente della comunità islamica di Venezia. "La Siria non ha bisogno di combattenti stranieri"

"Nessuno conosce questo Francesco, ma serve stare attenti a quello che si dice, perché si crea un clima di 'suspance' che non è gradevole". A parlare è il presidente della comunità islamica di Venezia, Mohamed Amin Al Ahdab, siriano. Una terra che conosce a menadito e da cui purtroppo periodicamente riceve messaggi allarmanti di morti e di tragedie: "Serve essere cauti, perché per ora non c'è alcun riscontro - spiega - e nella nostra comunità c'è chi può guardare alle altre famiglie con sospetto, per la possibile presenza di un giovane affiliato all'Isis. Non abbiamo nessun segnale di questo tipo. Anche noi come tutti stiamo tentando di informarci".

AGGIORNAMENTO: "SO CHI E', NON E' UN VENEZIANO"

Al centro islamico di via Monzani a Marghera tutti si conoscono per nome e cognome: "Ma come in una chiesa un parroco non può sapere tutto quello che combinano i suoi parrocchiani, così anche noi non sappiamo tutto. Sembra comunque molto strano ciò che sta accadendo. Ci si basa su un tweet e una foto e basta. Così si fa il gioco di chi vuole portare il terrore a casa nostra".

Nel mirino del portavoce della comunità islamica veneziana anche chi, per i motivi più disparati, decide di raggiungere la Siria per combattere: "Vanno lì per una guerra che non è la loro. - commenta - Da una e dall'altra parte. La Siria non ha bisogno di combattenti stranieri, c'è però da raccontare anche delle migliaia di vittime civili uccise dal regime di Assad. Della primavera per la libertà non si parla più - conclude -. Ora la Siria sembra essere diventata un Paese in cui si addestrano solo ragazzi al tiro a segno. Non è così. E' da anni che il mondo ha voltato le spalle al nostro popolo, che non ha più giustizia né diritti. Non sono scarafaggi quegli uomini, donne, bambini e anziani che hanno perso la vita in questi mesi. La gente deve aprire gli occhi e non fare il gioco dei terroristi - conclude - la fine di questo guerrigliere dell'Isis ha creato più caos di centomila morti siriani".

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