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Cronaca

Allarme smog: il procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito valuta eventuali reati

Dopo l'appello lanciato dai medici pediatri di Venezia e Mestre, il procuratore aggiunto ha convocato la prima firmataria per cercare di capire a fondo e cercare eventuali responsabilità

Da oramai diverso tempo la cappa di smog presente sulla pianura padana sta allarmando amministratori e medici. I livelli di pm10 infatti, diverse volte sono stati superati a discapito della salute dei cittadini. E' di pochi giorni fa inoltre, l'appello lanciato dai medici pediatri nei confronti del sindaco. Non più quindi, solo le associazioni ambientaliste, bensì ora anche l'ordine professionale che tutela la nostra salute si sta mobilitando.

La richiesta è sempre la stessa: "azioni concrete per salvaguardare la salute". Ad essere colpiti infatti sarebbero innanzitutto i più piccoli, e nei giorni di maggior inquinamento sarebbero stati numerosi i casi di tosse persistente in bambini asmatici. La visione quindi ora è unitaria, "non ci si può affidare alla speranza della pioggia le autorità competenti devono muoversi in altro modo".

A supportare questa richiesta ora si sarebbe aggiunto anche il procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito. Il procuratore infatti, come riportano i quotidiani locali, avrebbe convocato la firmataria dell'appello lanciato dai medici per cercare di capire a fondo la situazione. L'obiettivo di D'Ippolito infatti, sarebbe quello di valutare se ci siano reati nella condotta delle amministrazioni. Per ora naturalmente non ci sono indagati, ma l'interessamento del procuratore aggiunto fa capire ancora una volta come quello dell'inquinamento sia un tema cruciale per la salute dei cittadini e in particolare dei più piccoli.

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