Viaggio della speranza nascosti nel camion, tre profughi salvati a Meolo
Un trio di profughi minorenni scoperto in autostrada vicino al casello autostradale. Il conducente si è insospettito per dei rumori
Erano stati trovati il 21 agosto scorso nelle vicinanze del casello di Meolo dalla polizia stradale di San Donà: tre profughi afghani che avevano spiegato agli agenti di essere minorenni. Ora il trio è stato affidato alla struttura "Centro Profughi Pio XII" di Bibione, l'unica in grado di accogliere minori visto che ha degli spazi a disposizione. La notizia è stata resa nota dal Comune di Meolo, secondo cui "sono operazioni complesse e delicate che richiedono tempo e molta attenzione - si spiega - È obbligo per l’amministrazione provvedere al pagamento anticipato della retta della comunità.
Il Comune deve prendersi in carico tutti i minori stranieri non accompagnati. Lo Stato rimborsa al Comune una quota per vitto e alloggio dei piccoli che però è sempre inferiore alle spese effettive, infatti copre meno della metà del costo totale. Si capisce come questa spesa, straordinaria e non prevista, ancorché obbligatoria per legge, pesi in maniera sensibile ed improvvisa su un bilancio comunale in fortissima sofferenza. Ci siamo già attivati per rintracciare eventuali parenti dentro e fuori regione per verificare la fattibilità del ricongiungimento".
Dunque i tre ragazzini, tra i 16 e 17 anni, hanno tentato il tutto per tutto. Sono saliti a bordo di un cassone di un camion di nascosto e hanno viaggiato per chissà quanti chilometri. Solo all'altezza di Meolo il conducente si è insospettito e ha lanciato l'allarme: sentiva degli strani rumori provenire dal retro, dopodiché si è capito. Sono arrivate le forze dell'ordine e per il trio è partita una trafila che in questi giorni ha trovato uno sbocco con il trasferimento nel centro di Bibione.