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Cronaca Scorzè / Via Moglianese

Gruppo di profughi salta dal tir e cammina per la strada a Scorzè

Sei giovani eritrei sono stati segnalati verso le 8.30 di martedì in via Moglianese. Forse scaricati da qualche camionista compiacente

Sono stati visti camminare a lato strada senza una meta precisa. Non ci è voluto molto per capire che si trattava di profughi. Stavolta i migranti non sono arrivati dal mare o a bordo di pullman che da Agrigento o da Pozzallo, in Sicilia, partono alla volta del Veneto, bensì nascosti con ogni probabilità nel cassone di qualche camion che martedì mattina verso le 8.30 è transitato per la strada "Moglianese", nel territorio di Scorzè. O meglio, i sei giovani eritrei, tutti maschi, sono stati segnalati e fermati tra il centro del paese veneziano e la frazione di Peseggia. 

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Di certo spauriti e senza la minima idea di dove andare, chiedendo in giro qualcosa da mangiare. Prima qualche panino è stato offerto loro da un panificio della zona, dopodiché hanno raggiunto anche la Sagra dei Bisi. Subito la segnalazione è stata raccolta dai carabinieri della stazione locale, che sono intervenuti con l'appoggio anche di una volante della polizia. Il gruppetto di profughi, sprovvisti di documenti, è stato quindi portato in caserma per l'identificazione. Sono seguiti gli accertamenti per stabilire se avessero o meno le carte in regola per chiedere lo status di rifugiato, al pari degli altri migranti che sbarcano sulle coste siciliane al termine dei loro viaggi della speranza a bordo di carrette del mare.

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Su come i profughi abbiano raggiunto Scorzè per ora è mistero. E' anche possibile che il camionista che aveva a bordo i migranti non si sia accorto di nulla: non è la prima volta infatti che vicende del genere si registrano sul nostro territorio, dove soprattutto al Porto si sono vissute vicende anche tragiche. Con giovanissimi soprattutto di nazionalità afghana che a bordo di container o di mezzi pesanti si sono imbarcati dai porti greci per cercare la salvezza da noi, trovando invece la morte. Dopo l'identificazione e il fotosegnalamento i sei saranno affidati ai funzionari della sede della questura di via Nicolodi a Marghera, di concerto con la Prefettura. Nel caso in cui non si ravviseranno gli estremi per accordare loro lo status di rifugiato dovranno essere considerati in tutto e per tutto dei clandestini. 

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