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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lido / Via Alberoni, 51

Presidi al Lido di Venezia, l'isola divisa tra accoglienza e proteste

Raffica di reazioni da ogni parte politica, in seguito allo sbarco mercoledì di 37 migranti sull'isola. Il patriarca: "Situazione grave, tenere conto delle risorse"

Nel bene e nel male restano al centro dell'attenzione i migranti giunti nella serata di mercoledì al Lido di Venezia. Sono arrivati in 37 con un pullman alla colonia "Morosini", ricevuti alle 20.30 da cittadini e comitati sia pro che contro l'accoglienza. La questione sta tenendo banco in questi giorni fra le varie parti politiche: dovrebbe comunque trattarsi di una sistemazione temporanea.

MANIFESTAZIONI ALL'ARRIVO DEL PULLMAN

MORAGLIA: "TENERE CONTO DELLE REALI RISORSE" Sul tema si è espresso anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia: lui segue "con attenzione e preoccupazione la vicenda, che assume livelli sempre maggiori di gravità e i contorni di un’autentica tragedia umana", spiega che queste persone "non possono essere, in alcun modo, ignorate o cancellate nelle loro necessità". Ma il patriarca fa anche presente "i compiti, le responsabilità e anche le inadeguatezze della politica internazionale e nazionale nell’affrontare con decisione tale situazione": auspica quindi soluzioni che tengano in considerazione le reali possibilità del territorio, senza gravare oltremodo sulla "generosità ed accoglienza" delle popolazioni locali.

IL FRONTE DEL SÌ: "ACCOGLIAMO CHI FUGGE DALLA GUERRA" Tra coloro che hanno dato ai profughi il "benvenuto" nell'isola c'erano un gruppo di ragazzi del comitato "Marinoni bene-comune", una rappresentanza di Sel e alcuni militanti delle associazioni del Lido. "C'è un Lido, la maggioranza del Lido, che non si identifica con le ronde e che vuole accogliere queste persone e si attiverà per farlo", viene spiegato con un post su Facebook dal circolo veneziano "Pier Paolo Pasolini" di Sinistra Ecologia e Libertà. 

IL FRONTE DEL NO: "NO A GHETTI INSALUBRI. OSPITI A SPESE DEGLI ITALIANI" Il presidente della Regione Luca Zaia ribadisce con una nota la propria posizione: "Ogni volta rispunta la storia delle caserme come strutture per ospitare i profughi: così si creano ghetti insalubri e impattanti sulle comunità locali". Poi si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Si imponga agli altri Stati europei di prendersi carico a loro volta dell'emergenza". Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, esprime la sua contrarietà all'arrivo dei profughi con un post su Facebook: "37 immigrati si godranno una vacanza al Lido di Venezia, fortunati ospiti (a spese degli italiani) del centro di soggiorno Morosini. La struttura del Comune di Venezia ha campi da calcio, basket e pallavolo, palestra e biblioteca, spiaggia con servizi igienici". E conclude: "Questi clandestini sono in vacanza, mentre gli italiani sono per strada".

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