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Cronaca Mirano

Profughi al lavoro per restaurare Villa Bianchini: firmato il protocollo

Cinque hanno cominciato lunedì mattina, un sesto si aggiungerà durante la giornata di martedì. A seguirli tre falegnami in pensione del Veneziano

Villa Bianchini di Zianigo, edificio settecentesco acquistato dal comune di Mirano nel 2008 e noto soprattutto per contenere il celebre affresco di Tiepolo "Il merito e la fama", abbisogna di restauri. Come riportano i quotidiani locali, l'amministrazione locale ha firmato un protocollo con la Prefettura di Venezia, per impiegare i profughi come volantari: cinque hanno cominciato a lavorare già nella giornata di lunedì, un o si aggiungerà da martedì mattina.

Tra i volontari, un piastrellista nigeriano di 30 anni, un muratore malese di 21, e due giovani guineani di 20 e 24 anni, rispettivamente muratore e agricolotore. Il quinto, invece, è alla prima esperienza di lavoro. Prima di imbarcarsi con la speranza di un futuro migliore, tuttavia, erano tutti studenti. Quello sui cui stanno lavorando attualmente sono gli scuri in legno del piano terra, prima con la manutenzione e poi con la riverniciatura.

Il progetto per il recupero della villa è guidato a titolo gratuito dall'architetto Antonio Draghi, mentre i 6 migranti sono affiancati durante le opere di ristrutturazione da tre falegnami in pensione del Veneziano. Con loro ci sono anche i mediatori delle due cooperative che li seguono, la Villaggio Globale di Mirano e la Gea di Mestre. Sulla questione è intervenuto l'assessore Federico Vianello, che ha spiegato come i profughi così facendo non se ne stanno fermi in alloggio, ma contribuiscono ad aiutare la comunità, imparando in contemporanea un lavoro. Senza il loro supporto, per ragioni di bilancio, il Comune non sarebbe riuscito a dar vita alle opere di restauro.

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