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Cronaca San Donà di Piave

Emergenza profughi, a San Donà di Piave accolti 18 migranti

Il gruppetto, costituito da persone provenienti da vari paesi dell'Africa, è stato sistemato nell'ex Casa Paterna. Ad accoglierli anche il sindaco Andrea Cereser

Accolti giovedì mattina nei locali dell’ex Casa Paterna di San Donà di Piave, altri 18 profughi, tutti ragazzi di età inferiore ai 20 anni, provenienti da vari paesi africani.

IL SINDACO SUL POSTO. I profughi, già presenti da qualche tempo in Italia, sono giunti da centri di accoglienza di Lignano e di Bibione, condotti con mezzi della Prefettura attorno alle 7,30 del mattino. A gestirne l’arrivo, oltre a personale della Cooperativa sociale “Villaggio globale”, che ha in carico la struttura, anche il sindaco Andrea Cereser e membri della Giunta. 

STANCHI MA IN BUONE CONDIZIONI. Si è trattenuto a lungo nell’ex Casa paterna anche il vice sindaco e assessore alla sicurezza Luigi Trevisiol: "I profughi appaiono in buone condizioni, visibilmente stanchi e provati dal viaggio. Danno l’idea di essere ragazzini tranquilli e spauriti da realtà per loro nuove. Raccontano di guerre e di miserie inimmaginabili – riferisce Trevisiol – San Donà prosegue nell’offrire disponibilità all’accoglienza di gruppi limitati di profughi, come era stato previsto".

GLI ARRIVI. Lo scorso 2 luglio c’era stato il primo arrivo di un gruppo di migranti, composto da 15 giovani eritrei, ospitati per una notte nell’ex Casa Paterna per poi allontanarsi già il giorno dopo. Il Comune di San Donà aveva già accolto profughi nel giugno 2011, ospitandoli poi per lungo tempo in alloggi Ater. «L’auspicio è che questi nuovi arrivi non vengano strumentalizzati, creando i soliti allarmismi ingiustificati» conclude il sindaco Andrea Cereser.

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