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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Marghera

Il futuro di Forte Marghera: "Non un deposito, ma luogo vivo e aperto"

Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fenice, svela le sue idee sulla nuova conformazione dell'ex postazione militare. "Anche laboratori e esposizioni"

Non un semplice deposito delle scenografie della Fenice, ma uno spazio espositivo teatrale aperto alla città, dove svolgere anche attività laboratoriali. Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fenice, racconta come sarà il "suo" Forte Marghera. Come riporta la Nuova Venezia, la nuova configurazione dell'ex postazione militare dovrebbe essere il frutto della collaborazione tra il teatro veneziano e l'Accademia delle belle arti.

La conferma formale dovrebbe arrivare venerdì, con l'approvazione della delibera di concessione degli spazi. Ma non mancano le contestazioni provenienti da più parti, tra cui la diffida di Italia Nostra, che contesta le modalità di selezione degli enti affidatari.

Per ora, comunque, è ancora piuttosto oscuro come evolverà la situazione: la nuova "gestione" avrà a disposizione tre edifici, uno in condizioni migliori e altri due che necessitano invece di un radicale restauro. Ma da dove arriveranno le risorse per i lavori, non si sa. Quel che è certo è l'intenzione di Chiarot di trasferire nell'ex postazione militare una parte degli allestimenti scenici del teatro, al momento conservati in un capannone di Marghera, per poi realizzare attività di laboratorio teatrale.

Non solo: si intende riservare uno degli spazi a funzioni espositive, per ospitare mostre sulle attività della Fenice anche in collaborazione con l'Accademia. Insomma, Forte Marghera, una volta recuperato, dovrebbe costituire un nuovo polo culturale della terraferma.

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