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Cronaca Favaro Veneto

Quindicesima edizione progetto Icaro, nelle scuole si parla di bicicletta

Gli uomini della polizia stradale di Venezia hanno incontrato 150 alunni delle scuole di Favaro Veneto nell'ambito dell'iniziativa sulla sicurezza stradale. Focus sulla due ruote e sostenibilità ambientale

Giunge alla 15° edizione il progetto Icaro, programma di educazione stradale incentrato quest'anno prevalentemente sui ciclisti, appartenenti alla categoria dei cosiddetti utenti deboli della strada.

LA VIABILITA' SECONDO I RAGAZZI: IL PROGETTO "ATTIVIAMOCI"

PERCHE' LA BICICLETTA. La due ruote si colloca al quarto posto tra le categorie di veicoli più a rischio d’incidente e nel corso del 2014 i dati a disposizione degli organi di polizia stradale confermano che viaggiare su due ruote (moto e bici) è ancora estremamente pericoloso, e lo è ancora di più nei fine settimana: un incremento del 15,4 % degli incidenti stradali che va in controtendenza rispetto al passato con le vittime di incidenti su due ruote che tra il 2012 e il 2013 erano scese di 100 unità.

L'INIZIATIVA E GLI INCONTRI. Importante, quindi, l'iniziativa che ha portato il personale della sezione polizia stradale di Venezia ad incontrate i 150 alunni e studenti delle scuole di Mestre: due gli appuntamenti il 5 e il 12 febbraio all’Istituto Comprensivo “I. Alpi” di Favaro Veneto, per dialogare ed educare i ragazzi sul tema della sicurezza stradale attraverso l’uso di materiale didattico appositamente creato. Gli studenti delle classi prime della scuola secondaria di primo grado “Volpi”, dopo una breve presentazione e la visione di video-tutorial, che illustrano comportamenti scorretti e corretti alla guida della bicicletta, sono stati coinvolti nella conseguente riflessione, anche sul tema della mobilità sostenibile, tramite la compilazione di materiale per la valutazione pre-post intervento. Gli alunni, invece, delle classi quarte e quinte della scuola primaria “Valeri” durante gli incontri si sono attivamente confrontati con gli operatori, che li hanno non solo coinvolti nell’intervento, ma anche invitati a realizzare dei disegni per una successiva valutazione da parte del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.

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