Progetto alternativo per il "buco" del Lido, spunta il mini-palacinema
A Ca' Farsetti era stata depositata una relazione di 24 pagine che prevede un edificio di 2500 metri quadri e una piazza con giardino: investimento 20 milioni
Sul futuro del "buco" del Lido di Venezia spunta un nuovo progetto. C'è una delibera comunale approvata a maggio dall'amministrazione del commissario Vittorio Zappalorto che illustra come potrebbe diventare l'area della Mostra del Cinema, ormai da 5 anni abbandonata a uno stato di degrado. Come riporta il Gazzettino, il documento è stato ottenuto dal comitato ambientalista Altro Lido, e rimanda a un testo di 24 pagine contenente un progetto preliminare alternativo.
La prima, faraonica ipotesi per il nuovo Palazzo del Cinema era stata accantonata principalmente per i noti problemi di amianto. Poi, nel corso del governo Zappalorto, è stata avanzata una proposta di investimento più contenuta, di poco inferiore a 20 milioni di euro, che prevede due stralci: la sistemazione della piazza antistante al Palazzo del Cinema ed il Pala-Casinò, con una pavimentazione ed un nuovo sistema di illuminazione; e la creazione di un nuovo edificio per il cosiddetto "mercato del Cinema", con spazi flessibili polivalenti tra cui sale di visione, ristoranti e bar, ma anche sale riunioni. Attività che, tra l'altro, dovrebbero consentire all'edificio il funzionamento per tutto l'anno.
L'edificio dovrebbe essere alto sei metri, con una superficie di 2500 metri quadrati e spazi modulabili a seconda delle esigenze. Il progetto prevede inoltre la sistemazione del giardino urbano e la salvaguardia del verde, con l'obiettivo di trasformare l'area in un polmone verde a scopo pubblico e aggregativo: inoltre l'idea è quella di risistemare gli edifici già esistenti, piuttosto che costruire da zero nuove strutture. Al di là della delibera, comunque, resta la volontà manifestata dall’attuale amministrazione comunale: il sindaco Luigi Brugnaro ha già annunciato di voler realizzare un’arena al posto del "buco". Nei prossimi giorni si saprà cosa ne pensa del progetto alternativo.