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Cronaca

Il porto offshore parla cinese, assegnata la progettazione definitiva dell'opera

Venerdì la firma tra Autorità portuale e i cinesi di Cccg, quinto contractor a livello mondiale. L'intento è di permettere a Venezia di competere con le grandi realtà mondiali

E' stata assegnata la progettazione definitiva del porto offshore di Venezia. Ad accaparrarsela il raggruppamento di imprese italo-cinese 4C3, costituito dalle società 3Ti Progetti Italia ed E-Ambiente. Si tratta di realtà che fanno capo a un colosso tra i contractor mondiali, ossia CCCG, China Communication Constructions Company Group. Il gruppo ha da subito espresso il proprio interesse per la realizzazione dell'opera.

In attesa di quanto stabilirà il Cipe per l'intero progetto. Tutto sta a capire se anche il porto d'altura avrà l'appoggio del governo o meno. Intanto, parallelamente, il lavoro di progettazione prosegue. Un disegno che vede favorevole non solo l'Autorità Portuale, con il suo presidente Paolo Costa in prima linea, ma anche il sindaco Luigi Brugnaro. Perché per ovviare ai bassi fondali veneziani serve una piattaforma al largo che possa ospitare le sempre più grandi portacontainer mondiali. Facendo poi la spola con la terraferma per portare a destinazione la merce.

Venerdì sarà suggellata l'assegnazione alla compagine cinese con la firma del contratto. E' stata organizzata una cerimonia ufficiale a Ca' Farsetti alla presenza, oltre che di Costa e Brugnaro, anche di Song Debin, general manager of Overseas Marketing Development per l'Europa di Cccg. Il gruppo avrà il compito di sviluppare la progettazione definitiva della diga e del molo container del terminal d’altura, da collegare al terminal a terra a Marghera in area Montesyndial con il sistema di trasporto nautico delle Mama Vessel, delle eco-navi da trasporto appositamente concepite per il progetto, oltre che di eseguire le attività di monitoraggio e indagini ambientali per la durata di 180 giorni.

Al bando di gara, del valore di 4 milioni di euro, hanno partecipato società di ingegneria provenienti, oltre che dall’Italia, anche da Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Stati Uniti e Cina. "Il consorzio italo-cinese – aveva dichiarato nei mesi scorsi il presidente dell’Autorità portuale di Venezia Paolo Costa – sta studiando da tempo il progetto, anche nella prospettiva della sua costruzione, gestione e finanziamento e per questo ha deciso di creare un apposito raggruppamento europeo di imprese per poter prendere parte alla gara di progettazione. È questa una ulteriore, e spero definitiva, conferma della bontà del progetto. Una risposta positiva ai nostri sforzi ma anche una risposta, spero incontrovertibile, a tutti coloro che erano scettici, e spesso critici, verso la possibilità di trovare un partner disposto a realizzare un sistema portuale all’avanguardia che potrà dare a Venezia, all’Italia e all’Europa una capacità di ricezione e inoltro delle merci efficiente e all’altezza delle aspettative del mondo produttivo italiano e non solo".
 

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