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Cronaca

Divieto di transito ai kayak, nuove idee: "Entrino solo gli associati"

Gli appassionati della canoa non demordono: propongono soluzioni per rendere più sicura la navigazione a remi nei canali veneziani

Le nuova ordinanze relative alla navigazione nei canali veneziani sono entrate in vigore pochi giorni fa, e hanno già sollevato un vespaio di polemiche: contro le norme si sono schierati gondolieri, tassisti, trasportatori e altri ancora. Ora arriva una nuova proposta di modifica da parte dalla Federazione Italiana Canoa Kayak (Fick), che cerca di mitigare gli effetti dell'ordinanza del Comune di Venezia che vieta il transito in canal Grande e in altri rii lagunari di jole, dragon boat, pattini, pedalò, canoe, kajal e tavole a vela o a remi.

La federazione avanza due articolate proposte di modifica, una relativa al solo transito, l'altra per il transito e la gestione dei flussi. Innanzitutto la presenza nel gruppo di natanti o sui dragon boat di un tecnico con qualifica di istruttore Fick: una soluzione che, nelle intenzioni, dovrebbe assicurare la competenza in materia di navigazione di chi si addentra nei canali veneziani. Per quanto concerne i flussi, invece, si propone un programma di accredito dei partecipanti predisposto dal comitato veneto FederCanoa. Con tanto di fornitura ai vigili di un'applicazione collegata al database del programma di accredito, per poter verificare in tempo reale l'identità dai vogatori e sanzionare eventuali abusi.

Si vedrà ora se il Comune prenderà in considerazione quanto proposto, per venire incontro ai tanti amanti di una pratica fino a pochi giorni fa piuttosto diffusa. D'altra parte gli appassionati hanno sempre cercato di spiegare che i problemi del traffico acqueo a Venezia sono da attribuire a ben altri soggetti.

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