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Cronaca Scorzè / Via Treviso

FOLLIA Sequestra la ex, la picchia più volte e la ferisce con un coltello

Un 24enne albanese ricercato per tentato omicidio ha segregato in una casa di Scorzè una prostituta, liberata grazie a un blitz dei carabinieri

L'ha tenuta segregata per quasi 24 ore. Picchiata, ferita con un coltello, minacciata. Un incubo. I carabinieri della stazione di Scorzè hanno dovuto intervenire in forze per liberare una prostituta straniera dal suo aguzzino. Un suo ex ragazzo che aveva deciso bene di tornare dal suo paese natale in Italia per fargliela pagare. Evidentemente non condivideva la nuova vita della giovane, o comunque non accettava il fatto che la loro storia fosse naufragata. Tanto più che E.V., 24enne residente in zona ma di fatto senza fissa dimora, era già stato arrestato nel 2011 in flagrante per tentato omicidio per un accoltellamento in pieno giorno in piazza Barche a Mestre assieme a un complice, e per quel reato doveva ancora finire di scontare quasi sei anni di carcere. Un personaggio pericoloso, molto avvezzo alle armi da taglio e con precedenti anche per spaccio.

Ora dovrà rispondere anche di sequestro di persona, minaccia aggravata e lesioni personali. Nella tarda serata del 3 luglio, infatti, a poche ore dal suo ritorno a Mestre, il giovane ha raggiunto il Terraglio in cerca della sua ex. Sapeva di trovarla in quella zona. Una volta a tu per tu l'ha minacciata e l'ha costretta, forse grazie allo stesso coltello a serramanico che farà capolino più volte nelle ore successive, ad accompagnarlo nell'abitazione di lei. A Scorzè. Nei paraggi di via Treviso.

Da quel momento per la giovane è iniziato l'incubo. Segregata in una piccola casetta a schiera. Senza la possibilità di chiedere aiuto e picchiata ripetutamente dal suo aguzzino. Alla testa, alla nuca e in molte altre parti del corpo. Minacciata sempre con quella lama che spesso e sovente le si stagliava davanti agli occhi, che a un certo punto le ha procurato anche delle ferite da taglio superficiali alla gamba.

A lanciare l'allarme, visto che non la vedevano più tornare in zona, sono state le "colleghe" della malcapitata. Preoccupate per ciò che sarebbe potuto accadere alla lucciola. Per questo motivo hanno contattato i carabinieri, chiedendo aiuto. Sottolineando che il 24enne era in possesso di un coltello. Le ricerche si sono subito concentrate sull'abitazione in cui dimora la prostituta, facendo scattare il blitz. I militari dell'Arma sono intervenuti sul posto con due pattuglie, mettendo in sicurezza l'area. Dopodiché sono riusciti a entrare nell'abitazione attraverso una finestra, bloccando subito l'aggressore assicurandosi che non potesse più torcere un capello a nessuno. Immobilizzandolo.

La ragazza è stata poi accompagnata al pronto soccorso di Mirano per le cure del caso. Per lei ferite lievi, ma un trauma destinato a rimanerle dentro per lungo tempo. L’arrestato, invece, è stato portato in caserma. Dove sono scattate le manette. La sua giornata di follia l'ha conclusa al carcere di Santa Maria Maggiore.

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