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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cannaregio / Campo Santi Giovanni e Paolo

Protesi direttamente sul cranio per poter tornare a sentire ancora

Un rivoluzionario sistema sperimentato su due pazienti venete al Civile di Venezia. Cambierà la vita di chi è affetto da gravi sordità di tipo misto

Grazie all’impegno della Ulss 12, finalmente anche nel Veneto è possibile utilizzare le protesi acustiche osteointegrate, che consentono di recuperare la capacità di comunicare ai pazienti con gravi sordità di tipo misto e che non possono portare le tradizionali protesi acustiche. I primi “impianti” di queste protesi rivoluzionarie sono stati effettuati il 15 luglio dal dottor Sandro Bordin, primario di otorinolaringoiatria al Civile di Venezia, su due pazienti veneziane.

Le nuove protesi sfruttano le tecniche sviluppate nell’implantologia dentaria: una vite di titanio viene infatti inserita con trapani speciali nella teca ossea del cranio; e dopo circa un mese, questa vite, perfettamente integrata nell’osso, diventa il pilone di aggancio per un microprocessore che trasmette le onde sonore alla coclea “saltando” l’apparato di trasmissione naturale, danneggiato dalla malattia. Il reparto di Otorino di Venezia conferma la sua vocazione per i trattamenti innovativi, nell’ambito della cura delle sordità. E si conferma uno dei pilastri del nuovo dipartimento interaziendale di Otorinolaringoiatria, diretto dal dottor Roberto Spinato, primario Orl di Mestre, in cui operano anche l’Otorinolaringoiatria di Mirano e quella di Chioggia. Dentro la strategia del dipartimento che unisce le realtà Orl del territorio vasto, la chirurgia dell’orecchio e la otoneurochirurgia verranno concentrate presso l’ospedale Civile di Venezia, oltre che presso l’ospedale di Mirano.

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