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Cronaca Cona

Fronti della protesta uniti: "La misura è colma, chiudete gli hub di Bagnoli e Conetta"

Domenica mattina i sindaci di Cona, Bagnoli e Agna chiamano a raccolta i cittadini per chiedere la fine del "distretto dei profughi". Nel pomeriggio iniziativa di Veneto Accoglie

Si uniscono i fronti della protesta, a dimostrazione che oramai nel territorio del "distretto dei profughi" la misura è colma. Dopo anche l'episodio su cui stanno indagando le forze dell'ordine padovane su un presunto tentativo di violenza sessuale ai danni di una donna a Bagnoli di Sopra. Sabato è stata la volta di una manifestazione all'hub di Conetta contro l'eccessivo sovraffollamento di prufughi da parte dei parlamentari di Sinistra Italiana e di altre associazioni che chiedono di "restare umani". Domenica mattina sono stati i sindaci di Cona, Bagnoli di Sopra e Agna a chiamare a raccolta la cittadinanza. 


Appuntamento alle 10.30 davanti al municipio di Bagnoli per chiedere, senza mezzi termini, che le strutture per l'ospitalità dei richiedenti asilo vengano chiuse. Non ridimensionate o altro. Il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, ha chiesto a più riprese di trovare una soluzione, scagliandosi contro scelte che vengono calate dall'alto senza ascoltare la voce degli amministratori locali, che si ritrovano a dover gestire la montante protesta dei residenti. Tanto più che, per quanto riguarda Conetta, il Provveditorato alle opere pubbliche per il Veneto ha fatto ricorso al Consiglio di stato per ottenere il posizionamento di nuove strutture nella base di Conetta. Prefabbricati che lasciano presagire una presenza ben più stabile dei richiedenti asilo. 

Per il ridimensionamento della base nel primo pomeriggio di domenica manifesteranno anche gli attivisti di Veneto Accoglie. L'attenzione si sposterà alle 14 sul piazzale antistante la stazione di Santa Lucia, dove ci sarà un momento di commemorazione di Pateh, il giovane richiedente asilo ivoriano che ha perso la vita in Canal Grande. Si chiederanno ospitalità e accoglienza, concetti lontani da quanto accade dalle parti di Conetta. 


"È stato passato ogni limite - dichiara il sindaco di Bagnoli, Roberto Milan - quello temporale che indicava la temporaneità del centro, quello del modo di gestire concentrando senza controllo, abusando di un territorio e dei loro cittadini. Bagnoli vuole ritornare un comune italiano, governato da istituzioni statali serie che tutelano prima di tutto le persone e non gli interessi. È il momento di una svolta per una soluzione radicale di chiusura dell'hub e non di chinare la testa davanti a un fallimento della politica dei politicanti che fin d'ora hanno governato il fenomeno. C'è la necessità di una gestione fortemente diversa dei migranti".

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