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Cronaca

"Non siamo soldati", gli studenti medi contro la proposta di leva obbligatoria

Prevista una manifestazione a Venezia martedì, a partire dalle 14.30 in Calle Larga 22 Marzo

Riprende la stagione di protesta del Coordinamento degli Studenti Medi, nel mirino la proposta di legge statale (su iniziativa regionale) che vuole restituire l'obbligo per il servizio militare o civile. L'idea quella di istituire un periodo di 8 mesi, per tutti i giovani dai 18 ai 28 anni, a partire dal 2021. Per una spesa prevista di 7,5 milioni di euro e un investimento, in prospettiva, di 50. La mobilitazione è in programma per martedì prossimo, a partire dalle 14.30 in Calle Larga 22 Marzo a Venezia.

"Ripudiamo la guerra"

"Abbiamo ben presente il modello di educazione che si vorrebbe trasmettere con questa legge - spiegano gli studenti medi - un'educazione militare che educhi all'obbedienza e mai all'analisi critica. Nell'epoca di Salvini e della restaurazione dei confini d'altronde un esercito per difenderli quei confini va tirato fuori da qualche parte. Noi ci mobiliteremo con un presidio per dire che non ci stiamo, che come dice la costituzione ripudiamo la guerra e chi la usa per fare politica sulla pelle dei più deboli. Anzi per noi è l'occasione per ricominciare a dire che se si vuole investire sull'educazione deve essere fatto a partire dalle scuole tornando a investire sul nostro futuro realizzando un'istruzione veramente gratuita, accessibile a tutti che insegni ad essere solidali, accoglienti, a rifiutare la guerra in ogni sua forma. Cambiamo la scuola per cambiare il paese".

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