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Cronaca

"Manca lo spazio per ormeggiare", la denuncia dei trasportatori

La protesta di Ascom, dopo che sarebbero stati ulteriormente ridotti i posti disponibili nei canali veneziani. "È anche un problema di sicurezza"

L'ennesimo "colpo duro" ai trasportatori. Monta la protesta di Ascom, nelle parole del responsabile della categoria trasporti Francesco Tagliapietra: "Possibile che il trasporto merci sia riconosciuto come un servizio essenziale per la città, e invece di fatto rimanga l'unica categoria penalizzata?". Eppure, spiega, solo un mese fa c'era stato l'incontro in Comune per discutere della carenza di rive dedicate a carico e scarico. E il commissario "aveva assicurato che avrebbe migliorato la situazione".

Tutto il contrario, lamenta Ascom: "L'ordinanza comunale 28 del 14 gennaio riduce la possibilità di stazionamento di barche per trasporto merci in riva del Carbon". Secondo la categoria ora è consentito lo stazionamento solamente di unità entro 10,50 metri di lunghezza e pesanti fino a 90 quintali, "escludendo così la maggior parte delle imbarcazioni che si occupano di trasporto cose e che toccano i 120 quintali".

Un limite che secondo Ascom significa un altro posto in meno, che va ad aggiungersi ai tre già persi lungo la riva del Carbon. "Non abbiamo neanche più la possibilità di scaricare in sicurezza - spiega Tagliapietra - perché se si tratta di un pezzo da 10 quintali la barca va fuori dislocamento, con il rischio di rovesciarsi se non è ben appoggiata". Difficoltà, aggiunge, che si ritrovano anche sui pontili della Cerva e su quelli davanti a Ca' Farsetti. Stesse lacune a quanto pare si riscontrano al pontile di San Beneto, anche quello ormai utilizzabile solo in parte perché i lati sarebbero interessati da gondole e da imbarcazioni private.

"Il piano di riordino di Bergamo è stato un fallimento: contavamo sulla presenza del sub commissario e sul fatto che ci avrebbe ascoltato, invece ci ritroviamo sempre più in difficoltà. A questo punto - conclude Tagliapietra - l'Ascom chiede l'intervento di Zappalorto per la realizzazione di un piano di attracco delle imbarcazioni, e delle linee guida che diano le stesse possibilità di lavoro a tutte le categorie".

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