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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Jesolo

Protesta polizia contro polizia: neo alla festa del nuovo commissariato

Rappresentanti del Coisp Treviso in strada a Jesolo lunedì mattina: "Mancano le risorse e siamo sempre meno. Come facciamo a fronteggiare il terrorismo?"

A Jesolo è festa per l'inaugurazione del nuovo commissariato di polizia, con la partecipazione tra gli altri del ministro Alfano. Qualcuno, però, è dell'idea che ci sia poco da festeggiare. I rappresentanti del sindacato Coisp di Treviso hanno deciso di manifestare in strada il dissenso per la scarsità delle risorse a disposizione delle forze di polizia, questione ribadita con forza nei giorni scorsi dopo i finanziamenti annunciati dal premier Matteo Renzi. "Continuiamo a lavorare male perché siamo sempre di meno - attacca Berardino Cordone del Coisp di Treviso - Non riusciamo a garantire neppure il servizio normale alla collettività, figurarsi con l'allarme terrorismo". "Abbiamo macchine da 300mila chilometri - denuncia - armamentario vecchio, giubbotti antiproiettili scaduti, il personale dell'attività investigativa è ridotto all'osso. Non si può parlare di anti terrorismo se manca la sicurezza a monte".

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Il sindacato si è espresso duramente sulle parole del presidente del Consiglio, che ha annunciato di voler destinare un miliardo di euro per la sicurezza: "Premesso che il ministro dell’Economia ha affermato che quei soldi non ci saranno se l’Europa dirà di no - si legge in una nota - È fin troppo facile fare due conti e dare una lettura precisa sull'effettiva portata del provvedimento annunciato. Investimenti insufficienti quando, di contro, resta ferma la vergognosa volontà del Governo di chiudere sezioni di polizia postale, reparti e questure. E quando mancano persino alcuni strumenti basilari come i giubbotti antiproiettile e gli spray antiaggressione. Insomma, viene trascurato ciò che è assolutamente indispensabile per fare sicurezza: l’efficienza e l’organizzazione del quotidiano".

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Qualcosa da dire ce l'hanno anche i colleghi dell'Ugl, che però hanno scelto di non manifestare per non "rovinare la festa" di inaugurazione del commissariato. Hanno comunque rifiutato l'invito a partecipare. "Troppi sono i problemi che stiamo avendo con questo questore di Venezia - spiega il sindacato - Siamo comunque felici per questo importante traguardo, per i colleghi di Jesolo che finalmente potranno lavorare in uffici dignitosi e nuovi. Mentre si festeggia, però, il questore di Venezia ha deciso di sfrattare molti colleghi accasermati che distano centinaia di chilometri da casa, in attesa di trasferimenti ministeriali che non arrivano, costringendoli con un provvedimento a lasciare il posto letto, l’armadio e anche la celletta di sicurezza che serve per riporre l’arma di ordinanza. In un periodo come questo, dove si chiedono sempre maggiori sacrifici al personale della polizia di stato per fronteggiare l’emergenza terrorismo e altro, si creano problematiche al personale che ora sarà costretto a ricercare un appartamento in affitto, gravando notevolmente sul bilancio economico personale". Oltre a questo restano "i continui problemi irrisolti dell’ufficio immigrazione, costretto a lavorare con meno uomini rispetto al passato e con le pratiche di espulsione e di richiedenti asilo politico più che quadruplicate. La gestione dei movimenti interni, personale che attende da anni di poter cambiare ufficio".

Protesta del Coisp a Jesolo

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