Situazione precaria, operatori scolastici in stato di agitazione
I sindacati si preparano ad un presidio per martedì mattina dopo quello che considerano il fallimento del tavolopolitico e si rivolgono al Miur
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil hanno proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori occupati negli appalti di pulizia e servizi ausiliari presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, con presidio il giorno 15 ottobre, dalle 9 alle 11 presso la Prefettura di Venezia
IN BILICO - Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato al Miur il mancato rispetto degli accordi assunti e sottoscritti al tavolo politico di confronto, preposto a trovare le soluzioni per garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito del personale ex Lsu e Appalti Storici. Dopo la manifestazione nazionale dell’8 luglio scorso, infatti, a fronte degli ulteriori tagli programmati dal Miur e le condizioni della gara Consip in via di effettuazione, era stato concordato tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati di dare vita ad un tavolo politico, per trovare soluzioni atte a garantire la tutela occupazionale.
LA NOTA - “Ad oggi - spiegano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltrasporti-Uil in una nota - si registrano fatti e notizie che disattendono gli accordi finora raggiunti per la trattazione di una delicata vertenza che vede l’attivazione di procedure di licenziamento collettivo per circa 24mila lavoratrici e lavoratori, dipendenti delle imprese che attualmente gestiscono gli appalti oggetto della presente. Come organizzazioni sindacali abbiamo l'obbligo di denunciare pubblicamente la grave situazione sociale che si verrebbe a creare qualora vadano in porto le riduzioni programmate dal ministero dell'Istruzione. I lavoratori non possono accettare una precarizzazione dei rapporti di lavoro che dei decreti interministeriali avevano dichiarato stabilizzati”.