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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I volontari veneziani tra la neve ad Ascoli, duro lavoro sulle strade. "Gli abitanti sono grati"

Protezione civile in aiuto nelle zone terremotate, quasi 30 provenienti da isole e terraferma. Sono incaricati di liberare strade ed edifici pubblici. "Tanta volontà e lavoro di braccia"

In alcuni punti sono stati accumulati metri di neve, muri compatti che ora delimitano le aree "liberate" e finalmente percorribili. Le temperature in zona Ascoli Piceno sono ancora rigide e rendono difficile muoversi nei paesi colpiti dalle scosse di terremoto degli ultimi giorni, mentre la neve stenta a sciogliersi. Per dare soccorso alla popolazione locale la protezione civile regionale veneta ha inviato nelle Marche quasi 30 volontari solo da Venezia, giunti sul posto in parte venerdì e in parte sabato. Devono fare i conti con gli effetti devastanti delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi abbinati alle nuove scosse di terremoto avvenute mercoledì.

Protezione civile al lavoro in centro Italia

Arrivano da centro storico e terraferma, dal Gips Marghera, da Pellestrina e Lido: "Sono persone che per la maggior parte hanno un lavoro e una famiglia - racconta Nicola Ligi, referente del distretto Venezia 3 della protezione civile veneziana - E che comunque hanno trovato del tempo da regalare. Gente di gran cuore". Il lavoro è duro, gli strumenti sono le pale e una fresatrice manuale, ma soprattutto tanta buona volontà. I 22 partiti venerdì sono stati raggiunti il giorno successivo da altri 7. Sono sistemati nella palestra di una scuola di Ascoli Piceno e la mattina vengono inviati dove c'è più bisogno, nei piccoli comuni: Roccafluvione, Arquata del Tronto, Castignano, Comunanza, tutti tra i mille e i 3mila abitanti.

I volontari sono a disposizione dei sindaci per liberare le strade e soprattutto gli edifici pubblici, come scuole e caserme. Domenica le temperature sono in lieve rialzo, ma l'attenzione resta massima. Nella serata di sabato è stata diffusa l'allerta per il pericolo di slavine, con i volontari pronti a partire per fornire supporto in caso di necessità. Fortunatamente la notte è trascorsa senza ulteriori disagi. La maggior parte della gente del posto vive regolarmente in casa. "Sono amichevoli e grati nei confronti dei nostri uomini - continua Ligi - Ieri hanno offerto loro un rinfresco organizzato spontaneamente. La gente del posto ha bisogno di potersi muovere, il problema più grosso resta proprio quello della neve".

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