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Cronaca

Le caserme finiscono sul mercato: a Sant'Andrea sorgerà un nuovo albergo?

Protocollo tra Comune, Demanio e ministeri. Caserma Miraglia a vocazione ricettiva, al posto della Matter invece abitazioni e uffici. Le operazioni militari si sposteranno a Malcontenta

Razionalizzazione e valorizzazione, risparmiando sugli affitti. Queste le parole cardine del protocollo firmato giovedì mattina dal sindaco Luigi Brugnaro a Milano con i ministeri della Difesa, dei Beni culturali e delle Infrastrutture e con l'Agenzia del Demanio per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili militari presenti sul territorio del Comune di Venezia. L'accordo è stato siglato al termine di un convegno al quale hanno partecipato i ministri della Difesa, Roberta Pinotti, dei Beni culturali, Dario Franceschini, delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il direttore del Demanio, Roberto Reggi, e l'amministratore delegato di Difesa Servizi spa, Fausto Recchia.

Il Ministero della Difesa, di comune accordo con l'Agenzia del Demanio, ha avviato da tempo un processo di razionalizzazione, riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico, nell'ambito del quale rientra anche il progetto di valorizzazione della caserma Miraglia nell'isola di Sant'Andrea, la caserma Matter sul Terraglio e la caserma Bafile a Malcontenta, che oggi ospita un reggimento dei Lagunari. "I Lagunari - ha commentato il sindaco Brugnaro - nascono a Venezia e con questa operazione vengono rafforzati a Malcontenta, dove c'è una caserma operativa altamente efficiente che verrà allargata".

Il progetto è di spostare le attività della caserma Miraglia e della Matter nella caserma "Bafile" (che verrà potenziata), per poi, come si scrive nero su bianco nel protocollo, "riguardo alla caserma “G. Miraglia”, con riferimento alla vigente destinazione turistico-ricettiva, porre in essere ogni possibile azione al fine di ridurre il più possibile i tempi per l’approvazione dello strumento attuativo, condividendo la volontà di diversificazione dei flussi turistici, la rigenerazione urbanistica di zone insulari e lo sviluppo dell’indotto che ne conseguirebbe a favore della città di Venezia e del territorio metropolitano". Insomma, al posto della caserma potrebbe sorgere un albergo. Il Comune nel protocollo si impegna ad accelerare l'iter per le autorizzazioni, mentre, per quanto riguarda la caserma Matter, l'immobile dovrà essere consegnato all'agenzia del Demanio entro 180 giorni dalla sottoscrizione del protocollo. Lì potrebbero sorgere abitazioni e uffici. Ciò permetterebbe allo Stato di fare cassa, risparmiando su affitti e concessioni. 

“Voglio ringraziare il Ministero della Difesa e il Ministero dell'Interno – ha aggiunto il sindaco - per gli aiuti che stanno dando alla nostra città in termini di sicurezza, e gli uomini e le donne delle forze dell'ordine, Lagunari in primis, che hanno sulla loro divisa il leone di San Marco. Vorrei che con questo accordo le forze armate si sentissero a casa a Venezia, perché per noi la sicurezza è di straordinaria importanza. La collaborazione si misurerà sempre più su fatti concreti – ha aggiunto il primo cittadino - e il protocollo siglato oggi, che ha visto l'intesa tra ministeri, Demanio e uffici comunali, ne è un esempio".

Il sindaco ha ricordato come questo accordo consentirà di valorizzare i tre immobili militari sul territorio comunale: la caserma “Miraglia”, che ha un valore storico artistico e che presenta condizioni eccezionali in termini di infrastrutture e spazi navigabili; la caserma "Matter", che verrà modernizzata e probabilmente utilizzata per uffici e abitazioni; la caserma di Malcontenta che, ampliata, resterà a disposizione del reggimento dei Lagunari.

Sostegno all'iniziativa è arrivato anche dal ministro Delrio che, dopo aver ribadito l'interesse dello Stato a sostenere il rilancio di Porto Marghera, ha affrontato il tema delle grandi navi spiegando che il suo obiettivo è di "proporre, insieme al sindaco e a tutti i ministri competenti, una soluzione a breve e medio termine che permetta agli operatori turistici mondiali di programmare le crociere senza incertezze. Occorre - ha concluso il ministro - trovare un equilibrio in tutto questo perché intervenire sulla laguna si può, non è affatto intoccabile, ma è anche vero che bisogna intervenire con l'intelligenza, la delicatezza e la prudenza che agli italiani è sempre stata riconosciuta".

Contestualmente alla firma del Protocollo è stato costituito un Tavolo tecnico, composto dai rappresentati delle parti sottoscrittrici, che avrà il compito, tra gli altri, di definire gli elementi tecnici, amministrativi ed economico-finanziari delle iniziative di valorizzazione e rifunzionalizzazione, individuando le linee guida e le procedure più semplificate per le eventuali varianti alla pianificazione urbanistica vigente, e di vigilare sulla corretta e tempestiva attuazione del protocollo, definendo un puntuale cronoprogramma che disciplini nel dettaglio l’esecuzione delle varie attività. Il Tavolo sarà coordinato dal Comune di Venezia.

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