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Cronaca

Controlli più rigidi per chi guida le barche a Venezia, ecco il protocollo

Ulss 12 e Comune hanno firmato un documento che prevede che chi lavora su imbarcazioni non di linea dimostri la propria idoneità

Un sistema più rigido di controlli per chi guida le barche a Venezia, un nuovo protocollo per garantire maggior sicurezza al traffico acqueo in laguna. A firmarlo sono il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben e quello della Direzione Mobilità e Trasporti del Comune di Venezia, Franco Fiorin. Il documento si riferisce ai guidatori dei mezzi non di linea ed è finalizzato alla verifica costante dell’idoneità psicofisica. L’obiettivo è ben chiaro: evitare incidenti o altre situazioni di pericolo provocate da guidatori fuori controllo.

I guidatori dovranno chiedere un documento di idonietà. Questo certificato dovrà essere ottenuto e prodotto in via obbligatoria da chi risulti “lavoratore dipendente o equiparato o comunque persona facente parte dell'equipaggio ed appartenente alla gente di mare, che svolge, a qualsiasi titolo, servizio o attività lavorativa a bordo di unità iscritta nei registri delle navi minori e dei galleggianti della navigazione marittima”.

Sarà una struttura competente dell’Ulss 12 a rilasciare il certificato, che valuterà espressamente che il richiedente sia esente da malattie fisiche o psichiche e da deficienze che gli impediscano il corretto svolgimento delle funzioni. Il guidatore dovrà possedere requisiti pieni quanto a percezione uditiva e acutezza visiva, oltre ovviamente a non presentare sintomi che rivelino l’abuso di bevande alcoliche o l’uso di sostanze stupefacenti o che comunque alterino lo stato psicofisico della persona.

Il medico esaminatore chiederà all’interessato il consenso a sottoporsi in ogni caso ad accertamenti specifici, tra cui l’analisi di matrici cheratiniche. In caso di rifiuto dell’interessato di sottoporsi agli accertamenti, “il medico esaminatore dichiara nel certificato che il giudizio di idoneità in ambito tossicologico è espresso su base sintomatica” e il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti è trasmesso al Comune, per gli eventuali ulteriori provvedimenti.

“Questo protocollo – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 12, Giuseppe Dal Ben – costituisce un altro tassello di una collaborazione ampia a tutela e in favore dei cittadini, garantita dal Comune di Venezia, direttamente e attraverso le aziende municipalizzate: penso alla stesura della rete dei defibrillatori che fanno di Venezia una città cardioprotetta, alla realizzazione di presidi di pronto intervento, alla costruzione di percorsi agevolati verso gli Ospedali”.

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