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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, nuove limitazioni valide anche per la provincia di Venezia

Dall'8 marzo, fino al 3 aprile, c'è l'obbligo di «evitare in modo assoluto» gli spostamenti dentro, fuori e all’interno di 14 province, oltre a tutta la Lombardia

Tutta la provincia di Venezia è coinvolta dalle nuove misure nazionali di contenimento dell'emergenza legata al Covid-19. Dall'8 marzo, fino al 3 aprile 2020, va evitato «ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e uscita, nonché all'interno dei medesimi territori», salvo che per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per esigenze di salute». È comunque «consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Bar e ristoranti devono chiudere alle 18, i centri commerciali saranno chiusi nei weekend. L'attività delle scuole resta sospesa fino al 3 aprile.

Tutti i contenuti del decreto

Le province diventate "zona rossa" sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia. Saranno chiuse le discoteche, sale giochi, i musei, le palestre e le piscine. Ristoranti e bar possono aprire dalle 6 alle 18, sempre con distanza obbligatoria di un metro. Vengono sospesi tutti gli eventi pubblici e le attività sciistiche. Stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario. Le attività commerciali dovranno rispettare tassativamente la distanza di un metro tra clienti, qualora non ci riuscissero per difficoltà logistiche o strutturali dei negozi devono chiudere, pena una salata multa. Non si potrà accedere ai pronto soccorso e agli hospice; le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working.

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