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Tutto liscio per il derby Venezia-Padova, il questore: "Tifosi ordinati, pubblico record" VD

L'apprensione c'era, come ammesso anche dal questore Angelo Sanna. Ma alla fine tutto è andato per il meglio e gli spettatori del derby Venezia - Padova si sono portati a casa il ricordo di una giornata di sport svoltasi in modo pacifico e senza disordini, anche grazie al massiccio dispiegamento di forze dell'ordine: "La partita di lunedì si è svolta nella massima regolarità - spiega Sanna il giorno successivo - Non c'è stato alcun problema per l'ordine pubblico, ci abbiamo lavorato a lungo e con la collaborazione di tutte le istituzioni. Importante, oltre al ruolo delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale), è stato anche quello degli altri enti coinvolti: Comune, Actv, Trenitalia e polfer".

"Era da tempo che lo stadio Penzo non vedeva un'affluenza come quella di ieri sera - ricorda - E non è da trascurare il ruolo dei tifosi, che hanno fatto la loro parte in senso positivo. Il derby si aspettava da anni, era molto sentito E poi c'erano le dichiarazioni fatte dal presidente Joe Tacopina a inizio stagione, che avevano messo 'pepe' alla vigilia. Insomma, c'era un po' di preoccupazione, anche per la delicatezza della città di Venezia. Invece non ci sono stati problemi né danneggiamenti, tranne all'arrivo dei tifosi padovani alla stazione di Venezia con l'esplosione di alcuni petardi: lo spostamento d'aria ha spostato i coperchietti degli altoparlanti. Ma non c'è stato bisogno di procedere con sequestri".

"Avevamo schierato circa 300 uomini - conclude - distribuiti tra i punti di accoglienza e arrivo dei tifosi, oltre che lungo gli itinerari di collegamento allo stadio". Coinvolte l'area del PalaExpo, Santa Marta, stazione Santa Lucia, San Marco, via Garibaldi (con il bar ritrovo dei tifosi veneziani), riva degli Schiavoni. Tutto già a partire dal pomeriggio.

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