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Cronaca San Donà di Piave

Raccolta differenziata, a San Donà è record: superata la soglia dell'80 per cento

La città raggiunge così il vertice tra i Comuni ricicloni serviti da Veritas. Livello cresciuto di 4 punti in pochi mesi. "Conferma che la raccolta è ben gestita, grazie all'impegno di tutti"

È record a San Donà di Piave, città che sfonda la quota dell’80 per cento su base mensile del livello di raccolta differenziata. E raggiunge il vertice tra i Comuni ricicloni serviti da Veritas. «Un risultato ancora più significativo in quanto San Donà è l’unico grande Comune nell’ultima top ten dei comuni ricicloni della Città Metropolitana di Venezia e del Trevigiano serviti da Veritas – osserva l’assessore all’Ecologia, Luca Marusso – il Comune maggiore, dopo San Donà, è infatti Spinea che ha meno di 30mila abitanti contro i nostri 42mila. È la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che San Donà è una città pulita con una raccolta dei rifiuti ben gestita, grazie all’impegno di tutti».

Nel dettaglio i dati, riferiti a giugno 2016, vedono San Donà raggiungere l’eccezionale livello di raccolta differenziata dell’80,63 per cento, davanti proprio a Spinea, 79,81, e Martellago, 79,63. I livello di differenziata a San Donà è cresciuto di quasi 4 punti da gennaio ad oggi «Ormai tra questi tre Comuni è una sfida infinita a chi è il più riciclone nel Veneziano – scherza Marusso – Al di là dell’eccezionale risultato, infatti, la cosa più importante è essere sempre lì, tra i primi comuni per differenziata, con una costanza ormai consolidata».

In leggero calo anche l’ammontare complessivo dei rifiuti prodotti a San Donà. Nel corso del mese sono poco sotto le 2mila tonnellate (1968,786) per un totale, nei primi sei mesi dell’anno, di poco più di 10mila tonnellate. Il calo nella produzione di rifiuti, per quanto percentualmente limitato, ammonta comunque a qualche decina di tonnellate. A farla da padrone i rifiuti biodegradabili, oltre 580 tonnellate nel mese di riferimento, quindi i biodegradabili prodotti da cucine e mense, 342 tonnellate, e gli imballaggi in materiale misto, 273 tonnellate. «Il leggero calo nella produzione di rifiuti è un buon segno in vista dell’applicazione della tariffazione puntuale, di cui da settembre partirà la campagna informativa – conclude Marusso – L’obiettivo, infatti, non è più solo differenziare di più, quanto produrre meno rifiuti».

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