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Cronaca

Padre posta la foto della figlia: "E' stata aggredita in zona Arsenale, la seconda volta"

Nell'immagine si vede la giovane con collarino e diverse medicazioni in ospedale. La ragazza denunciò di essere stata aggredita anche nel 2017, potrebbe trattarsi dello stesso uomo

Venezia in subbuglio sui social per il post di un padre che ha denunciato un'aggressione ai danni della figlia. L'episodio, secondo la testimonianza, sarebbe avvenuto martedì sera in zona Arsenale. E non sarebbe il primo: sempre stando alle dichiarazioni della protagonista, ora diciottenne, qualcosa di simile era già successo nell'inverno dell'anno scorso, quando raccontò di essere stata spintonata e ferita da un ragazzo armato di coltello. Le indagini dei carabinieri non portarono a elementi "definitivi" e il presunto malintenzionato non è stato individuato.

Possibile che l'aggressore sia lo stesso

È possibile, dalla descrizione fornita su Facebook, che il protagonista del comportamento violento di martedì sera sia la stessa persona: avrebbe dei cerchi del tiro a segno tatuati sulla mano sinistra. Il padre ha chiesto aiuto verso le 22.30: "È stata aggredita ancora, chiedo l'aiuto di tutti in questo momento", il suo post. Subito è scattata una ridda di risposte e di condivisioni: a soccorrere la giovane sono stati i sanitari del 118 e le forze dell'ordine, che hanno avviato le ricerche in zona Arsenale. La giovane stava portando a spasso il cane quando, in una calle non distante dall'ingresso principale dell'Arsenale, sarebbe stata bloccata e picchiata. Cadendo a terra. Subito dopo la vittima avrebbe chiamato il padre, il quale a sua volta avrebbe allertato i soccorsi.

Ragazza all'ospedale

Dopo un paio d'ore è stata postata anche la foto della giovane in ospedale: si è reso necessario un collarino e, a giudicare dalle medicazioni, sono state curate diverse contusioni. La 18enne è stata dimessa la sera stessa con una prognosi di 15 giorni. La dinamica dell'accaduto è ancora in via di ricostruzione: nelle prossime ore, non appena sarà possibile, la ragazza sarà ascoltata dai carabinieri per aggiungere qualche tassello all'indagine, a cui potrebbero contribuire anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. La vittima avrebbe raccontato di altri "faccia a faccia" con il suo aggressore negli ultimi mesi, per fortuna non eclatanti come questo. Le forze dell'ordine stanno cercando elementi in grado di suffragare le sue dichiarazioni.

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