Un colpo da ko, 117mila euro finiti in mano ai banditi. Sono entrati in azione mercoledì pomeriggio a Ceggia nella banca San Biagio del Veneto Orientale, proprio nelle ore in cui in prefettura a Venezia veniva firmato un protocollo per prevenire assalti di questo tipo. Difficile prevedere qualcosa del genere, in tempi di sistemi di sicurezza ad alta tecnologia, compresi quelli automatizzati di chiusura delle casse. Invece i criminali hanno fatto centro, riuscendo a impadronirsi di 90 mila euro dalla cassaforte e di altri 27 mila dal bancomat.

Restano comunque le immagini delle telecamere, che si spera potranno dare un grosso contributo alle indagini avviate dai carabinieri. Anche perché i tre rapinatori per essere sicuri di non essere fermati all'ingresso si sono presentati in banca a volto scoperto. Solo uno di loro aveva il volto in parte travisato da una vistosa sciarpa. Non hanno quindi avuto grossi problemi a superare la bussola d'ingresso di sicurezza, dopodiché si sono subito diretti verso i tre dipendenti allo sportello, estraendo tutti quanti un taglierino.

Hanno rinchiuso i presenti (due clienti, oltre ai dipendenti) dentro uno sgabuzzino, minacciandoli con le armi da taglio e costringendoli a consegnare i cellulari per evitare che lanciassero l'allarme troppo presto. Poi hanno agito senza perdere tempo, puntando ai contanti presenti nella cassaforte e a quelli dello sportello Atm. Secondo i testimoni avrebbero tradito un accento meridionale. Sul posto dopo pochi minuti sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato delle ricerche in zona anche sulla base degli elementi forniti dai dipendenti. Dei banditi, però, nessuna traccia.