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Cronaca Calle del Pistor

Rapina cambiavalute vestito da donna, fermato dai passanti

L'uomo, con una parrucca bionda, si era impossessato di 200mila euro in centro storico ma i passanti e un poliziotto di frontiera hanno sventato il colpo

Rapina la dipendente di un cambiavalute vestito da donna, poi si dà alla fuga per le calli di Cannaregio, ma per il ladro che venerdì ha cercato di portarsi a casa i 200mila euro nascosti nella borsa dell'impiegata la corsa è finita in prigione. A fermarlo è stato infatti un agente fuori servizio che, incrociato l'uomo mentre fuggiva di gran carriera, ha voluto vederci chiaro.

LA VICENDA - Nel pomeriggio di venerdì, un agente in forza all’ufficio polizia di frontiera di Venezia, in quel momento libero dal servizio, si trovava in Rio Terà Farsetti, nel sestiere di Cannaregio. La sua attenzione è stata richiamata da alcune grida provenire dalla vicina calle per poi, subito dopo, vedere una persona mascherata con una parrucca da donna, correre verso di lui. L'agente ha tentato di fermare il fuggitivo il quale si stava facendo largo tra i passanti nel tentativo di allontanarsi più velocemente possibile. Giunto a pochi passi dall’agente, il delinquente ha spinto violentemente a terra il poliziotto, proseguendo la corsa verso calle dell’Aseo. Il malcapitato, rialzatosi, ha subito inseguito il sospetto e, grazie anche alle indicazioni fornite da un negoziante, lo ha rintracciato proprio in fondo alla stessa calle, mentre era intento ad effettuare una telefonata dal proprio cellulare. Qui, dopo pochi minuti, sono intervenuti anche gli uomini di una Volante lagunare.

FURTO IN BANCA – Bloccato il sospetto, la polizia ha quindi scoperto che poco prima l'uomo aveva atteso, fuori dalla sede di un istituto di credito di Cannaregio, l’uscita di una dipendente di un’agenzia di cambiavalute della zona: quest’ultima, che aveva effettuato alcune operazioni finanziarie all’interno della banca, aveva con sé 200mila euro in denaro contante, che custodiva in una borsa a tracolla. Dopo pochi minuti dall’uscita dalla sede bancaria (in prossimità di calle del Pistor), il malfattore si era avvicinato alla donna e aveva afferrato la tracolla, strattonandola più volte al fine di impossessarsi della borsa e del suo contenuto. La donna, però, non aveva ceduto alla violenza, e aveva iniziato a gridare richiamando quindi l’attenzione dei passanti: solo dopo interminabili istanti la cinghia si era rotta dando la possibilità al malvivente di appropriarsi definitivamente del bottino. Il furto è però durato molto poco: alcuni passanti, frapponendosi sulla via di fuga del bandito, hanno fatto cadere la sacca al bandito e l'hanno riconsegnata alla proprietaria. L’uomo, mascherato con una parrucca femminile bionda con coda di cavallo e cappellino nero con frontino, era poi fuggito fino a incrociare l’agente fuori servizio. Portato negli uffici della questura di Venezia, il malvivente è stato identificato come un 39enne veneziano ma residente nel Sandonatese, già conosciuto agli archivi di polizia per reati con tra la persona, la proprietà e la fede pubblica. L'uomo è stato posto in arresto per il reato di furto aggravato, mentre quanto utilizzato per il travestimento e il suo stesso telefono cellulare isono stati posti sotto sequestro.

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