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Cronaca

Gli strappa la collanina, ma nella colluttazione perde la borsetta: 23enne denunciata

L'episodio nella giornata di domenica. A lanciare l'allarme alle forze dell'ordine la vicina di casa della vittima. Nonostante l'identificazione, l'uomo non ha sporto denuncia

A lanciare l'allarme alle forze dell'ordine è stata una donna di Ceggia, alla quale l'anziano vicino di casa aveva richiesto aiuto. I carabinieri di San Donà, nella giornata di lunedì hanno denunciato all'autorità giudiziaria Z.E., 23enne romena già pregiudicata per il reato di rapina, e A.M., suo connazionale di 24 anni, anch'egli con precedenti a proprio carico per minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo il racconto della donna, l'uomo, nella serata di domenica, sarebbe stato avvicinato dalla 23enne mentre si trovava nel giardino di casa. Dopo averlo circuito con alcune scuse create "ad hoc", la giovane gli si sarebbe accostata, strappandogli la collanina d'oro che indossava. L'anziano avrebbe provato ad opporsi, rimediando anche alcuni graffi al volto, ma nonostante il tentativo, la giovane sarebbe comunque riuscita nel proprio intento. La "colluttazione", però, è stata fatale alla ragazza, dal momento che il rapinato è riuscito a strappare alla delinquente la borsetta che teneva con sé, consegnandola poi ai militari di San Donà.

Dopo averne analizzato il contenuto - all'interno non figurava nessun tipo di documento - i militari dell'Arma sono riusciti a risalire comunque all'identità della donna, facendole immediatamente visita. In virtù degli indizi di colpevolezza a proprio carico, i carabinieri hanno proceduto con la perquisizione domiciliare, chiedendo l'aiuto anche di un'altra pattuglia. All'interno dell'abitazione, però, della refurtiva alcuna traccia. Il compagno della 23enne, nel frattempo, ha cominciato a prendersi gioco dei militari, deridendoli  e minacciandoli: immediata è scatta la denuncia.

Per andare a fondo alla questione, i carabinieri hanno quindi sottoposto un fascicolo fotografico alla vittima del furto, per il riconoscimento della colpevole: l'anziano avrebbe immediatamente individuato la donna (la stessa a cui i militari avevano fatto visita precedentemente) ma per ragioni ignote si sarebbe opposto all'eventualità di sporgere denuncia e sottoscrivere il verbale di identificazione. Al tempo stesso, l'uomo si sarebbe anche rifiutato di ricevere le cure del caso al pronto soccorso. A seguito della decisione autonama della vittima, quindi, i militari non hanno potuto procedere con l'eventuale arresto della donna, denunciandola in stato di libertà per il reato di rapina.

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