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Cronaca Dolo

Indagini dopo la rapina a Dolo: i due banditi separati nella fuga, guanti lasciati a terra

I carabinieri tentano di risalire agli autori del colpo di venerdì all'oreficeria di via Mazzini. Si studiano le immagini delle telecamere. Probabile che ad agire siano stati dei trasfertisti

Qualche passo falso l'hanno commesso, e non è escluso che ciò possa contribuire a chiudere il cerchio attorno a loro. Continuano le indagini dopo la rapina a mano armata perpetrata alle 17 di venerdì in pieno centro a Dolo, all'oreficeria "Ciach" di via Mazzini. Gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Chioggia e del Nucleo investigativo si concentrano in queste ore sulle telecamere di sorveglianza: i due criminali che hanno legato la titolare dell'esercizio e un operatore durante gli interminabili minuti della rapina hanno infatti agito a volto scoperto. Un elemento che induce a ritenere che i due, che hanno parlato in italiano, possano provenire da fuori regione. Dei possibili trasfertisti, che comunque non avrebbero racimolato un bottino esorbitante. Con sé, oltre alla pistola usata per minacciare i negozianti, avevano due borsoni che hanno riempito di gioielli e contanti. Nell'ordine di qualche migliaio di euro.

La rapina: in due legati e minacciati con la pistola

La coppia è uscita sul marciapiede, dove c'era diversa gente, per poi raggiungere a piedi, di corsa, una corte interna a fianco della gioielleria. Minacciando con l'arma coloro che li stavano inseguendo. È lì che sono stati persi a terra dei guanti in lattice che saranno analizzati: è possibile che possano essersi depositate delle tracce biologiche. Entrambi i banditi, secondo le testimonianze, li indossavano durante il colpo.

A quel punto uno dei due è scappato a bordo di una Fiat Punto blu vecchio modello, con ogni probabilità rubata, l'altro invece ha continuato a fuggire a piedi. Sbucando sempre sulla retrostante via Dauli. I carabinieri sono in possesso almeno di un parziale numero di targa dell'auto grazie alla testimonianza di un giovane tabacchino che ha rincorso i criminali. Il veicolo, però, non è ancora stato individuato. La coppia di rapinatori, probabilmente, si è ricongiunta pochi minuti più tardi, effettuando una staffetta con un'auto "pulita" in modo da lasciare velocemente il territorio veneziano.

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