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Cronaca Jesolo / Via Aquileia, 127

Rapina all'Hotel Colombo di Jesolo: caccia ai due banditi in tutto il Nordest

Gli inquirenti hanno in mano una descrizione sommaria del malvivente che ha puntato la pistola alla nuca del portinaio dell'albergo: alto 1 metro e 70, meridionale. Sette anni fa un "colpo simile"

Alto un metro e settanta, inflessione meridionale, forse calabrese. Questa la descrizione su cui gli agenti del commissariato di Jesolo si stanno concentrando per catturare il bandito che sabato sera, poco prima di mezzanotte, ha puntato una pistola alla nuca di un addetto dell'Hotel Colombo, vicino a piazza Mazzini a Jesolo, che stava contabilizzando l'incasso dell'albergo, in uno degli uffici che danno su una via laterale. "Tra le mani" aveva anche gli introiti settimanali degli altri due alberghi di cui la famiglia Menazza è proprietaria: oltre al Colombo anche il Brioni e il Cesare Augustus.

La vittima dell'aggressione, 40enne, aveva appena raccolto gli incassi degli altri due hotel jesolani con la sua auto. Facile quindi che sia stato pedinato e che il colpo sia stato studiato nei minimi particolari. Una seconda persona, oltre a quella che si è introdotta nell'edificio da un'entrata secondaria, ha fatto da palo, in modo da avvertire di qualsiasi contrattempo. Ha bussato alla porta a vetri dell'ufficio, inducendo il segretario a rivolgere lo sguardo in direzione della porta. Nello stesso tempo, però, quest'ultimo si è sentito puntare la pistola alla nuca.

Il portinaio è stato colpito al naso con la canna dell'arma, una semiautomatica di colore scuro, nel momento in cui ha detto al suo interlocutore di non essere in grado di aprire la cassaforte. Si tratta di una specie di cassetta automatica la cui combinazione è conosciuta solo dal titolare. "Fallo lo stesso", ha intimato il malvivente, dicendo all'uomo di non girarsi per alcun motivo. Il portinaio, vista la malparata, ha quindi provato a forzare lo sportello in legno del mobile, riuscendo ad aprirlo parzialmente. Il rapinatore quindi ha prelevato i 28mila 500 euro che si trovavano dentro, scappando per lo stesso ingresso secondario da cui era entrato, dileguandosi per via Nettuno.

Gli agenti del commissariato di Jesolo stanno ora lavorando per capire se l'uomo sia stato effettivamente pedinato. Nel caso fosse così, infatti, qualche telecamera di sicurezza, di cui peraltro l'albergo è sprovvisto, avrebbe potuto "immortalare" i due ladri. Un altro dettaglio inquietante si aggiunge alla vicenda: sette anni fa un altro dipendente aveva subito una rapina a mano armata. Stava trasportando i soldi da un hotel all'altro in auto quando è stato fermato e derubato degli incassi.

 

LA CRONACA DELLA RAPINA
 

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