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Cronaca Quarto d'Altino / Via Roma

Cacciavite alla pancia, sequestra un 70enne e gli ruba l'auto: ai domiciliari

M.K., il 20enne che domenica scorsa è stato fermato nella sua abitazione di Martellago dopo aver minacciato un anziano a Quarto d'Altino e avergli sottratto l'auto, è uscito dal carcere di Venezia

Proprio mentre stava per mettere in moto è entrato nella sua Audi A5 e l'ha minacciato con un coltello. Momenti di terrore per un 70enne di Quarto d'Altino domenica mattina. L'uomo, dopo aver bevuto un caffé verso le 8 al bar "Fanny", in via Roma, non appena è salito nella sua auto è stato aggredito da M.K., 20enne di nazionalità marocchina. Il giovane, infatti, si era nascosto dietro la portiera del lato passeggero, per poi entrare improvvisamente nell'abitacolo. Dopodiché, ubriaco, ha costretto a partire il 70enne, facendogli fare un giro casuale per le strade di Quarto d'Altino.  

Giunto in via Piave, approfittando di una temporanea distrazione dell’aggressore, l’anziano è riuscito ad abbandonare il mezzo e fuggire a piedi. Il marocchino, ripresosi dalla sorpresa, si è spostato sul sedile del conducente impadronendosi della vettura, con la quale si è allontanato facendo perdere le tracce.

Immediate le indagini, scattate subito dopo la richiesta di aiuto della vittima che ha telefonato ai carabinieri. Oltre a ricevere una scrupolosa descrizione dell’autore del reato, i militari della stazione di Meolo, coordinati dal comandante, il maresciallo Nicola Presutto, hanno raccolto la testimonianza delle persone che si trovavano sul luogo dove l’evento si è consumato e hanno esaminato le videoriprese delle telecamere a circuito chiuso che sono presenti in quell’area.

Nel primo pomeriggio l’autore del reato è stato rintracciato nella sua abitazione di Martellago. La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire alcuni oggetti che si trovano a bordo dell'Audi ma, soprattutto, sono state trovate anche le chiavi della stessa, trovata poco dopo parcheggiata a poca distanza dall’abitazione.

Il giovane è stato quindi fermato e portato al carcere di Santa Maria Maggiore. Qui è rimasto detenuto fino alla mattinata del 2 ottobre, quando il gip ha concesso i domiciliari.

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