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Cronaca Noale / Via del Parauro

Un'ora di terrore: mamma e figlio picchiati, sequestrati e rapinati

Due banditi hanno assaltato una villa di strada del Parauro a Noale. Giovane pestato a sangue: "Scotch da pacchi sulla bocca e ai polsi"

"Quegli occhi non li dimenticherò mai, aveva uno sguardo cattivo, brutale". In balìa dei rapinatori per un'ora. Minacciati con il coltello, picchiati, sequestrati. Alla fine anche derubati. Sono stati momenti di puro terrore per una mamma e un figlio residenti in strada del Parauro a Noale sabato mattina. Quando il sole era già alto in cielo. "Mi trovavo in giardino quando qualcuno mi ha spinto a terra da dietro. Stavo dando le spalle al cancello dell'abitazione, devono essere entrati scavalcando", racconta la donna, sulla sessantina.

Il figlio 27enne era a pochi metri da lei. Ma non ha potuto nulla. Perché subito su di lui si è fiondato un secondo criminale che per mettere le cose in chiaro ha tirato fuori un coltello: "Aveva una lama di circa quindici centimetri - racconta - uno di quelli da cucina. Tutti e due avevano il volto coperto da una specie di maschera che poteva sembrare un passamontagna". Una rapina in villa in piena regola, con sequestro di persona per giunta. Colpi così non se ne vedevano da tempo.

"Una volta che ero a terra - continua la donna - lui mi è stato sopra e ha preso dello scotch da pacchi. Me l'ha messo sulla bocca per non farmi urlare, poi mi ha anche legato i polsi dietro la schiena. Non potevo più fare nulla". Il figlio assiste alla scena e d'istinto aggredisce il secondo complice: "Mi è venuto spontaneo, vedendo mia madre a terra dolorante - spiega - così abbiamo iniziato a picchiarci". Una colluttazione piuttosto pesante, che vede il giovane avere la peggio. Viene preso a pugni e i segni sono ben visibili sul volto anche a ore di distanza. Il naso è tumefatto e colpi piuttosto pesanti l'hanno raggiunto anche alla schiena, dove è pieno di lividi. "Ci dicevano che ora dovevamo dare loro tutto - continua la madre - avevano accento straniero". Le coppie si dividono: la signora viene fatta alzare in malomodo e trascinata fino all'ingresso dell'abitazione. Al figlio, invece, sempre sotto la minaccia del coltello, viene intimato di raggiungere il soggiorno. "Dacci tutto", gli dice il criminale ripetutamente. Soldi, gioielli, documenti, orologi. La voracità dei malviventi non ha limiti. Ma ciò che lascia basite le stesse vittime è il fatto che i due intrusi non avevano alcuna fretta: "Saranno rimasti in casa un'ora - afferma la madre - dei violenti. Basta guardare cosa hanno fatto a mio figlio".

Tutt'attorno all'abitazione ci sono solo campi, cosicché nessuno si accorge di ciò che stava accadendo. La "svolta" nel momento in cui uno dei due rapinatori apre la porta dove si trovavano i cani, per paura inizia a scappare: "A quello che teneva mia madre sono riuscito a tirare su la maschera, l'abbiamo visto in volto. Era giovane, biondo con gli occhi chiari - racconta il 27enne - l'altro invece aveva i capelli castani". I delinquenti quindi se la danno a gambe: escono dalla porta dell'abitazione e raggiungono lo stesso cancello da cui prima con ogni probabilità erano entrati. Si tratta di una barriera più alta rispetto al solito, che copre completamente alla vista villa e giardino. Nessun appiglio per i piedi, ma i due superano l'ostacolo senza fatica. Nella foga perdono un sacchetto con alcuni dei gioielli che avevano rubato: "Si sono impadroniti di circa 600 euro in contanti e di preziosi per altri tremila euro e mezzo - dichiara la coppia - Ma quello che fa male è che sono venuti in casa nostra. Ci hanno ferito e tenuto sequestrati. La nostra vita forse non sarà più come prima". 

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