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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Chioggia / Viale Tirreno

Rapine nei bar e nelle pasticcerie in serie a Chioggia: diciottenne finisce in manette

Il giovane, residente in via Alga, è finito ai domiciliari in attesa dell'udienza del processo. Pochi giorni fa aveva "assaltato" un locale di viale Tirreno, rubando la cassa

Due rapine nel giro di un paio di settimane e ora un giovane appena maggiorenne residente in via Alga a Chioggia si trova ai dociliari in attesa dell'udienza del suo processo. Nei guai è finito O.M., che il 17 gennaio scorso aveva "assaltato" un bar armato di forbice. Lo stesso copione seguito anche nella mattinata del 3 febbraio scorso quando, verso le 7, era entrato in una pasticceria di Chioggia di viale Tirreno e si era impadronito del registratore di cassa minacciando la gestrice sempre con un paio di forbici tenute nella mano destra. 

Il marito l'ha rincorso 

Le urla della proprietaria avevano messo in allerta il marito, che si trovava nel laboratorio del retro bottega. E' stato lui a rincorrere il giovane delinquente, nel frattempo scappato a bordo di una bicicletta. La faccia del rapinatore non era nuova alla commerciante, tanto che alcuni giorni prima il 18enne sarebbe stato proprio un cliente della pasticceria. Subito dopo sono scattate le ricerche del giovane, già conosciuto dalle forze dell'ordine nonostante l'età anagrafica. 

La refurtiva in un furgone

Rintracciato in via Alga, il 18enne è stato bloccato e sottoposto a una prima perquisizione: nelle tasche del giubbotto i poliziotti hanno trovato 7 banconote da 5 euro, provento della rapina, nonché la chiave di un furgone Piaggio. Il giovane, dopo aver tergiversato, ha detto ai poliziotti che il registratore di cassa si trovava all’interno del veicolo di colore bianco, rubato qualche giorno prima e parcheggiato in una via adiacente a via Alga. Al suo interno sono stati trovati, oltre al registratore di cassa, una chiave a pappagallo e  un cacciavite, che favevano parte di un bottino di un furto precedente perpetrato in un garage clodiense. M.O lunedì è stato accompagnato in Tribunale a Venezia per la direttissima, ma il giudice ha rinviato l'udienza e l'ha sottoposto a domiciliari. 

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