Rapinatore e torturatore girava per le strade di Marghera, arrestato

Aveva torturato per motivi di soldi un loro rivale. Non usò mezze misure al tempo per indurlo a collaborare: lo sventurato a quanto pare venne anche cosparso di benzina per poi essere minacciato di diventare una torcia umana. Un modo di agire molto poco diplomatico per un 52enne moldavo cui, per fortuna, alla fine la vita gli ha presentato il conto. E' stato merito di una volante del commissariato di Marghera se nella mattinata di giovedì, durante un normale servizio di perlustrazione del territorio, il latitante che deve scontare 17 anni di reclusione nelle patrie galere, è stato individuato in via Brunacci e arrestato.

L'attenzione degli agenti si è concentrata su un'auto con targa bulgara: i due occupanti hanno cercato di abbassarsi sui sedili, ma la loro mossa è stata vista. Dunque sono scattati gli accertamenti per il conducente (il moldavo, in possesso di un passaporto bulgaro) e il passeggero, un 47enne bulgaro. Una volta interrogato il database del ministero dell'Interno è subito saltato fuori il mandato di cattura internazionale spiccato dall'Interpol per sequestro di persona, rapina, lesioni personali con torture e danneggiamento, nonché distruzione di documenti.

Un curriculum piuttosto pesante, corredato da dettagli molto efferati. Per il compare "solo" un divieto di ritorno nel territorio di Martellago. Il 52enne è stato quindi arrestato e portato in carcere a Santa Maria Maggiore a disposizione della Corte d'Appello, in attesa dell'estradizione in Moldavia. Si tratta del terzo arresto in circa sei mesi sulla base di mandati di cattura internazionali operati nella zona di Marghera.