Rapine e furti in centro storico, in manette il ladro "pasticcione"

Era chiaro a tutti che la sua latitanza sarebbe durata molto poco. Del resto i suoi ripetuti tentativi di rapina si erano susseguiti denotando una certa goffaggine. Soprattutto nel primo caso, quando l'11 febbraio scorso, assaltò armato di pistola una tabaccheria di Dorsoduro. Nel mentre, però, l'arma giocattolo gli cadde a terra. Fu il palo a rimetterla in sesto. La coppia, però, ormai non faceva più paura a nessuno.

Alla fine in manette è finito un 51enne veneziano già vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Anzi, in questi mesi era anche sottoposto alla misura preventiva di "sorvegliato speciale di pubblica sicurezza", visto il suo curriculum criminale. Le sue scorribande sono continuate il 14 febbraio scorso in un discount di Cannaregio, ma vistosi scoperto aveva minacciato i dipendenti fuggendo con in mano un bottiglia di liquore, identico bottino racimolato il giorno seguente in un altro supermercato del centro storico.

Gli agenti del commissariato di San Marco non ci hanno messo molto a dare un nome e un volto all'aggressore, anche se lo stesso, subito dopo la rapina, per cercare di allontanare da sé i sospetti, si era tagliato la barba presentandosi in commissariato per presentare una denuncia. In modo da fare vedere bene la propria faccia diversa da colui che aveva tentato il colpo in tabaccheria. A suffragare il fatto che fosse stato il 51enne anche le minacce e le frasi colorite proferite in stretto dialetto locale ai dipendenti del supermercato (da ubriaco). Insomma, tutti gli indizi portavano a lui. Per questo motivo il gip ha disposto il suo arresto, avvenuto martedì. I poliziotti l'hanno quindi accompagnato nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore.