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Cronaca San Donà di Piave

Scarcerati dopo l'incidente mortale, sale l'indignazione: "Assassini, in galera"

Proteste contro la decisione del Gip: lunedì il 21enne Kajtaz Kukiqi è stato portato ai domiciliari, il cugino indagato a piede libero. Non è dimostrato che fosse in corso una gara quando è avvenuto l'incidente che ha portato alla morte di Giuliano Babbo a San Donà

"Vergogna, così si legalizzano i crimini". Su Facebook gli utenti ingaggiano la propria "battaglia virtuale" contro la decisione del giudice che ha decretato per ora la scarcerazione di Kajtaz Kukiqi e del cugino, accusati di omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso. Il Gip ha infatti ritenuto insufficienti gli elementi presentati dalla Procura per sostenere che al momento dell'incidente che è costato la vita a Giuliano Babbo, a San Donà di Piave, fosse in corso una gara clandestina tra auto.

Secondo la legge in questo caso va tenuto conto della possibilità di utilizzare una misura alternativa al carcere. Ma le proteste che si leggono a commento dell'articolo sulla scarcerazione sono vibranti: "Gara o non, rimane comunque il fatto che è morta una persona - commenta qualcuno - Mi sembra uno scherzo, non può essere". Nel frattempo sale lo sconforto tra chi ritiene che le conseguenze per i colpevoli non siano commisurate al reato commesso: "Il risultato - scrive qualcun altro - è che non ci sentiamo né protetti, né difesi, né al sicuro".

I due giovani kosovari sono accusati di aver provocato l'incidente mortale per cui ha perso la vita giovedì sera Giuliano Babbo, il 53enne di Eraclea, vittima di uno schianto frontale tra la sua auto e l'Audi A3 condotta da Kajtaz Kukiqi, il giovane di Cessalto poi allontanatosi dal luogo dell'incidente e accompagnato da E.B., cugino 26enne, fino all'ospedale di Trieste per curarsi dalle contusioni riportate. I carabinieri hanno ipotizzato una gara in corso tra i due giovani, le prove però non bastano a dimostrarlo: "C'è la testimonianza di un automobilista - dichiara l'avvocato dei due kosovari, Alessandra Nava - prima sorpassato dall'Alfa 147 di E.B. e poi dall'Audi di Kukiqi, entrambe a forte velocità. Poi quest'ultimo avrebbe perso il controllo del veicolo in curva occupando la corsia di marcia opposta". In tutto sarebbero due le segnalazioni in mano ai carabinieri.

Di fronte a queste contestazioni il giudice ha quindi disposto i domiciliari per il 21enne, a dispetto delle richieste della procura: "A meno che non si evada anche così si evita la recidiva - continua la legale - se c'è la possibilità di utilizzare una misura alternativa il giudice deve tenerne conto". Il cugino a bordo dell'Alfa 147, sia pure a piede libero, rimane comunque indagato: "Secondo la ricostruzione lui si trovava più avanti al momento dell'incidente - sottolinea la legale - quindi non è possibile contestare il concorso nel reato, ma al più il favoreggiamento. Lui si è limitato ad accompagnare Kukiqi in ospedale a Trieste. Non c'è nemmeno il pericolo di fuga, perché i due avrebbero potuto percorrere ancora pochi chilometri per ritrovarsi all'estero".

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