"Siamo pronti a manifestazioni davanti al Consiglio regionale". Gli intenti sono chiari nella lettera inviata dal comitato Mestre-Venezia Due grandi città e dal movimento per l'Autonomia di Mestre Piero Bergamo al presidente del Veneto Luca Zaia e al presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. "Chi si opporrà alla volontà popolare si assumerà ogni responsabilità politica e morale con gli elettori", dichiarano gli alfieri del referendum sulla separazione di Venezia da Mestre.

Nella missiva si chiede alla Regione di effettuare quanto prima l'ultimo passaggio necessario, ossia il voto di meritevolezza sulla proposta di legge di iniziativa popolare consegnata dai promotori. "L'iter deve essere completato entro un mese da oggi (giovedì, ndr) perché la Giunta Regionale abbia i tempi tecnici per indire il referendum prima delle elezioni comunali". Si punta infatti a organizzare la consultazione nella stessa data delle Amministrative, previste nella primavera 2015. "Diversamente - si scrive - si rischierebbe di rendere superflue le elezioni comunali per un comune unico di Venezia, che potrebbero essere smentite da un esito positivo del referendum, con aggravio di costi e spese inaccettabile in tempi di spending review".

I comitati fanno "pesare" le novemila firme raccolte per iniziare il cammino burocratico della proposta di legge, sottolineando come una mancata iniziativa in tempi utili della Regione possa avere "responsabilità politiche e morali di fronte agli elettori". La chiusa della lettera, del resto, è chiara: "Siamo già pronti a ogni forma di mobilitazione dell'opinione pubblica e dei comitati cittadini, anche con sit-in o manifestazioni davanti al Consiglio regionale".