Regali di Natale in crisi, anche quest'anno si spenderà di meno
Non si rinuncia ai doni sotto l'albero neppure a Venezia, ma la spesa destinata a pacchi e pacchetti è destinata a diminuire rispetto al 2012
Regali di Natale: anche in Veneto il rito rimane saldo, ma la spesa destinata ai doni è ancora in calo rispetto agli anni passati. Lo è – secondo il sondaggio che ogni anno la Confcommercio realizza in vista delle festività e che il presidente di Confcommercio Veneto conferma nelle percentuali - per circa il 60% dei cittadini. Allo stesso tempo, il 40,5% è intenzionato a mantenere invariato il proprio budget. E solo l'1,8% incrementerà i propri standard di spesa. Quanto al budget previsto, sarà al massimo di 300 euro: ben il 31,5% dei consumatori stanzierà una cifra inferiore ai 100 euro, il 63,5% fra i 100 e i 300 euro. Soltanto il 5,0% è intenzionato a spendere oltre 300 euro per i regali. Diminuisce quindi rispetto al Natale 2012 il budget messo a disposizione dai veneti per gli acquisti destinati ai regali di Natale, a testimonianza della persistente e sempre più difficoltosa congiuntura economica.
IN CALO - Saranno per la maggior parte i giovani (fino ai 34 anni) e gli anziani a impugnare la scure sulla spesa, le donne più degli uomini. Nonostante il clima dimesso, però, quasi l'86% non rinuncerà al rito dei regali di Natale i cui destinatari saranno principalmente i familiari più stretti (coniuge, figli, genitori, fratelli per il 55,9%); seguono altri parenti in generale (50,7%), "altri conoscenti", le persone magari con le quali si intrattengono rapporti di lavoro (40,7%), gli amici (39,0%). La percentuale di coloro che hanno dichiarato che effettueranno acquisti per i regali "per sé" è risultata pari al 42,8%. I regali si acquisteranno a ridosso della vigilia e non più a novembre, come accadeva un tempo: il 42,5% dei veneti li effettuerà questa settimana. Anche nel 2013 sarà la grande distribuzione ad accogliere il maggior numero di veneti impegnati nell’acquisto dei doni (59,5%). Ma anche i punti vendita tradizionali crescono di qualche punto percentuale (fra il +3 e il +4%). E poi c’è il web, in progressiva scalata anche nella nostra regione, preferito soprattutto dagli under 30.
I COMMENTI - “Questo lungo periodo di crisi vede anche nei cittadini veneti la voglia di andare oltre, quindi ai regali non si rinuncerà, però il budget si riduce e si restringe la cerchia dei destinatari – dichiara Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto – Insomma, la volontà non combacia con le disponibilità che, fra la crisi e la scure delle imposte frustra il desiderio di festeggiare come si dovrebbe. La chiusura o la delocalizzazione di molte aziende venete che hanno lasciato per strada migliaia di lavoratori e diversi imprenditori ci fa capire che questo non sarà certo un Natale come gli altri”.