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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca palazzo Balbi

Trasporto pubblico, la Regione incontra le sigle sindacali

A Palazzo Balbi l'assessore Renato Chisso ha aperto al dialogo con i sindacati del settore, condividendo l'obiettivo di migliorare i servizi

“Qualità del servizio offerto ai passeggeri, occupazione e risorse sono obiettivi che accomunano Regione e sindacati dei lavoratori del settore”. È quanto ribadito questa mattina a Palazzo Balbi nel corso dell’incontro tra l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso e i responsabili delle organizzazioni sindacali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, Ugl Trasporti, Faisa Cisal, Fast Orsa. I rappresentanti sindacali sono venuti in Regione in occasione della odierna giornata di mobilitazione nazionale del comparto, al termine di 4 settimane di sensibilizzazione, per consegnare oltre 15 mila cartoline sottoscritte da pendolari e utenti, finalizzate a sollecitare un trasporto pubblico locale migliore, con “più autobus, più treni, più vaporetti e meno disagi”.

OBIETTIVI COMUNI - La finalità è la medesima che persegue la Regione – ha ricordato Chisso – all’interno peraltro di un sistema di risorse nazionali trasferite in diminuzione, che ha portato al taglio di una ventina di milioni dal 2010 ad oggi. Recuperare finanziamenti significherebbe non solo più qualità (“confidiamo – ha detto l’assessore – che nel secondo semestre del 2013 si possano portare a casa più risorse”), ma anche –è stato detto – limitare le cause con le aziende, avere più pace sociale, creare condizioni di adeguatezza economica per procedere alle gare senza tagli ai servizi e al personale. Su questo si va dunque avanti in un clima collaborativo, benché in una situazione economica difficile generalizzata. Si è inoltre parlato di costi standard (che richiedono un quadro di risorse stabili e non in calo), di bigliettazione unica (per la quale serve omogeneità di partenza tra le diverse aziende per non penalizzare parte degli utenti), del cadenzamento dei treni che dovrebbe iniziare verso la fine dell’anno corrente, con il conseguente ridisegno delle linee di adduzione alle stazioni, adeguata alle richieste dei cittadini.

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