Una passeggiata per immaginare la Marghera del futuro: progetto del gruppo di Renzo Piano

Quattro ore tra le vie di Marghera per osservare, immaginare, proporre: la protagonista della giornata è proprio la città, "periferia" veneziana e luogo che accoglie persone, attività, associazioni. Sabato si è svolta la passeggiata lungo la "via del riuso", con partenza dall'orto comunicario e arrivo all'ex scuola San Francesco d'Assisi (dove è in progetto l'apertura di una scuola di musica per mano dell'associaione Nino Bocolo). C'erano gli architetti del gruppo G124 di Renzo Piano, a cui è affidato l'incarico di ripensare un'area con tanti problemi ma anche tanta voglia di tornare a essere viva e vitale.

La camminata urbana collettiva - come riporta La Nuova Venezia - aveva l'obiettivo di illustrare e raccontare alla cittadinanza il percorso progettuale che il gruppo sta svolgendo in collaborazione con le associazioni della rete Orma (officina riuso Marghera), attraversando i luoghi strategici della città tramite un percorso tra storia e visioni future. 

Dalla Cita a Ca' Emiliani erano in duecento: hanno percorso sei tappe immaginando la Marghera del futuro prendendo spunto dalle "eccellenze" già presenti: l'orto della Cita, nato nel 2014; le case popolari di via Calvi (dove sono partite iniziative di autosistemazione degli alloggi), l'ex istituto Edison Volta (diventato, da luogo di ritrovo dei vandali, un "campo" per il parkour); le aree verdi ex Fortini e parco Emmer; le Vaschette, dove, in collaborazione con l'università di Udine, di prevede la sperimentazione di piante e arbusti per il fitorimedio; e infine la ex scuola San Francesco d'Asissi, con concerto e rinfresco finale.