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Cronaca

Solo Rialto ha vinto, al palo i restauri di palazzi privati: "Via a pubblicità"

I proprietari degli immobili storici e di pregio di Venezia si appellano al Comune per la modifica del regolamento: "Permetteci di finanziarci attraverso l'affissione dei grandi cartelloni"

I proprietari sono a secco: niente soldi per i restauri, potrebbero cadere a pezzi se non si attiva una manovra d'emergenza. Quella che potrebbe essere la pubblicità. Grandi cartelloni per finanziare i lavori. Così, ciò che aveva destato insulti e indignazione sul ponte dei Sospiri ora potrebbe diventare una costante sui palazzi storici privati di tutta Venezia. I fondi statali per gli immobili di pregio sono stati ridotti all'osso fino al 2015.

Ad alzare la voce per primo, forse per disperazione, è stato Giancarlo Tomasin, padrone di palazzo Foscari-Contarini, davanti alla stazione Santa Lucia. Secondo Tomasin l'aumento della tassazione sui palazzi storici sta affossando le già esigue finanze dei proprietari. L'associazione dimore storiche italiane, Adsi, segue a ruota, alle richieste di Tomasin. La proposta per rimettere in sesto la situazione è quella di modificare il regolamento del Comune di Venezia circa le affissioni sui ponteggi, pche per ora ne prevede solo la possibilità su immobili di enti pubblici. La lettera inviata alla Soprintendenza regionale dei Beni artistici, per ora, non ha sortito alcun effetto. E così, mentre il caso del restauro del ponte di Rialto, sponsorizzato per milioni da Renzo Rosso, patron della Diesel, sembra essere caso più unico che raro riguardo i beni pubblici, i proprietari di quelli privati sono con l'acqua alla gola.

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